Di: sceneggiatura di Kristján Ingimarsson & Jesper Pedersen
Scene: Kristian Knudsen
Luci: Lee Curran
Suono: Svend E. Kristensen & Peter Kyed
Regia: Kristján Ingimarsson & Simon K. Boberg
Produzione: Glynis Henderson Productions e Kristján Ingimarsson//Neander tour italiano a cura di Bags Entertainment
Interpreti: Kristján Ingimarsson, Lars Gregersen, Didier Oberlé, Janus Elsig
Swing: Kasper Ravnhøj, Eos Karlsson
Trieste, Politeama Rossetti 28 novembre 2013
www.Sipario.it, 9 dicembre 2013 #twoj_fragment1-1
"Blam!" della compagnia danese Neander Teater è uno spettacolo di non facile definizione. Non si può dare un nome a quello che non ti aspetti di vedere sul palcoscenico. Gli elementi sono quelli di un teatro gestuale, "fisico", dinamico, parodico, senza parole, perché sono l'immaginazione e la fantasia che prendono il sopravvento sui performers che agiscono, nonché sullo spettatore che guarda. L'ambientazione è, infatti, quella grigia e tediante di un ufficio: la luce fioca dei computer, le paretine bianche divisorie, i post-it sparsi qua e là... evocano una situazione più che mai estranea ad ogni tipo di creatività e libertà. Il capo con piglio imperioso controlla l'operato dei suoi sottoposti ma, poi, quando questi si distrae le regole si sovvertono e tra i dipendenti deflagra la smania del gioco in ogni sua forma. Come mossi da una reale esigenza di comunicazione, condivisione e divertimento contro l'alienante routine lavorativa, i tre impiegati cominciano ad ammiccare all'uso metaforico dei loro abituali oggetti di lavoro: allora una pinzatrice diventa una pistola, i portadossier di cartone ali di un aereo da combattimento, l'appendiabiti una mitragliatrice... insomma tutto comincia a rimandare all'immaginario dei film d'azione e di fantascienza, a quei grandi blockbuster che hanno affascinato e affascinano l'universo maschile come Rambo, Robocop, Terminator, Hulk, Wolverine, Star Wars, producendo al contempo quella scarica di rumori ed effetti speciali tipica dei kolossal cinematografici. I burloni – presto affiancati anche dal capo che ormai ha svelato la stessa natura ludica e visionaria di "blammer" – ingaggiano lotte e scontri ad alta tensione con evoluzioni, capriole e salti mortali da stunt man di provata abilità. Gli artisti-atleti ostentano, infatti, qualità tecniche fuori dal comune: mimi, acrobati, eroi del parkour, street dancer, comici da slapstick sono capaci di fare cose incredibili e "comportarsi come in uno di quei film nei quali la legge di gravità naturale non funziona allo stesso modo", afferma il creatore dello spettacolo Kristjàn Ingimarsson.
Rivelazione della scorsa stagione in Danimarca, lo show sfodera un climax irresistibile e insospettabile, offrendo movimenti in perfetta sincronia con una colonna sonora d'impatto. In un rincorrersi e combattersi dinamico tra i personaggi, che nel finale produce anche l'inclinazione del palcoscenico fino a 90 gradi, è un inno liberatorio al grigiore della quotidianità, una lotta fantasmagorica e ipercinetica a tutto quello che ci opprime e abbruttisce.
Elena Pousché