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PRISCILLA, LA REGINA DEL DESSERTO - coreografia Ross Coleman, Andrew Hallsworth

Priscilla, la Regina del deserto Priscilla, la Regina del deserto Coreografia Ross Coleman, Andrew Hallsworth

Regia Simon Phillips, autore e produttore Allan Scott, autore Stephan Elliot, coreografia di Ross Coleman, Andrew Hallsworth, Scene Brian Thompson, Costumi Tim Chappel, Lizzy Gardiner, Luci Nick Schlieper
Con Simone Leonardi, Antonello Angiolillo, Mirko Ranù
prodotto per l'Italia da MAS (Music, Art & Show)
Teatro Arcimboldi, dal 6 novembre al 30 dicembre 2012
Trieste, Politeama Rossetti 10 maggio 2013

www.Sipario.it, 18 maggio 2013
www.Sipario.it, 11 dicembre 2012
Sembra ormai naturale e normale che la fama di un film dalla colonna sonora di successo prosegua anche sulle tavole del palcoscenico. Anche "Priscilla, la regina del deserto" ha avuto questo destino: pellicola australiana pluripremiata del 1994 diretta da Stephan Elliott diventa, sempre in Australia, un musical applauditissimo nel 2006 per poi avviare una fortunata tournèe internazionale. Tournèe che recentemente ha fatto tappa anche in Italia. Dopo Milano e Roma, il mastodontico ed accuratissimo allestimento (approvato e seguito dallo staff creativo originale diretto da Simon Philips) è giunto a Trieste grazie alle grandi potenzialità ricettive del Politeama Rossetti. Cantato in inglese ma recitato in italiano, lo show si rivela subito stupefacente sul piano visivo. Vestiti mozzafiato creati da una fantasia irrefrenabile (di Tim Chappel), scene complesse e rotanti, Drug Queen (le Divas) calate dall'alto che si esibiscono sospese nell'aria, e ad imporsi su tutto lei, Priscilla, il "camper di Barbie" dalle migliaia di led colorati e ipermeccanizzato che ospita i tre protagonisti pronti a sfidare il deserto e le insicurezze per affermare la loro disarmante, divertente ma talora anche sofferta diversità. Un trio che in questa versione italiana ostenta bravura, disinvoltura e sintonia da vendere: lo compongono Simone Leonardi che per gestualità, voce roca e ostentato savoir faire rende il personaggio di Bernadette credibile e molto autoironico, Antonello Angiolillo che regala a Tick/Mitzi, diviso tra figlio ed ex moglie, sicurezza ed insieme fragilità, ed infine Mirko Ranù che ritrae Adam/Felicia vanesio bronzo di Riace ("Peccato che parli!") con la giusta prestanza fisica, irriverenza ed esuberanza. Oltre a possedere le citate doti attorali, adatte a tratteggiare con raffinatezza le diverse eccentricità, cantano e ballano assieme ad un cast di ottimo livello, perfezionista fino al parossismo nel riproporre le indimenticabili hit degli anni Ottanta (It's raining men, I say a little prayer, Don't leave me this way, I will survive...) coreografate con originalità da Ross Coleman ed Andrei Hallsworth.
La messinscena, che ha il pregio di mantenere un ritmo elevato e una teatralità potente e senza sbavature, viene apprezzata proprio per quella sua capacità di aderire filologicamente alla pellicola per situazioni ed ambientazione, con costumi ricercatissimi nelle fogge e nei colori, con make up e parrucche stravaganti, e con soluzioni spaziali molto dinamiche (scenografie e bus concept di Brian Thomson).

Elena Pousché

In viaggio en travesti nell'outback australiano

Ritorna Priscilla, la regina del deserto in cartellone al Teatro Arcimboldi di Milano dal 6 novembre al 31 dicembre 2012, al Teatro Brancaccio di Roma dal 24 gennaio al 10 febbraio ed al Teatro Rossetti di Trieste dal 10 al 26 maggio 2013. Il musical, prodotto per l'Italia da MAS (Music, Art & Show) vanta non solo un cast tutto italiano di ottimi interpreti, ma anche scenografie, costumi, parrucche e quant'altro tutti rigorosamente made in Italy. A Milano era già approdato nel 2011, dopo il debutto nell'ottobre del 2006 a Sydney ed il successivo viaggio che lo aveva portato a Londra, a Toronto e a Broadway.

Non è solo il musical a viaggiare partendo da Sydney, ma i suoi stessi protagonisti. Sydney – Alice Springs: questo il percorso che affronta lo scombinato trio composto da Anthony "Tick" Belrose, Adam Whitely e Ralph, a bordo della sgangherata corriera rosa soprannominata Priscilla, con l'intento di attraversare l'entroterra australiano per portare nel casinò di cui è direttrice l'ex-moglie di Tick uno spettacolo di drag queen. È con questa identità che i tre compagni di viaggio e di scena si esibiscono en travesti col nome d'arte di Mitzi, Felicia e Bernadette, in uno sfavillio di lustrini, un vorticar di piume ed un défilé di calzature da sbalordire il più tiepido degli spettatori, a partire dalle pinne coi tacchi e dal vertiginoso sandalo di strass, testimonial del musical, che giganteggia sul tetto del torpedone. Ben più che una generica comparsa, Priscilla è una comprimaria di un certo peso, 6 tonnellate per l'esattezza, di notevole presenza scenica con i suoi 7 metri di lunghezza, e del non trascurabile valore di 1 milione di euro. Quando si guasta in pieno deserto, il suo capriccio rischia di compromettere l'avventura on the road, se non subentrasse il meccanico Bob che, innamorato della trans Bernadette, ripara il bus, si unisce al gruppo e lo porta a destinazione, rendendo possibile il coup de théâtre finale: Tick, marito improbabile, è un padre amorevole che nel figlioletto Benjamin trova finalmente l'uomo della sua vita.
Non è solo nell'outback, però, che Priscilla, la regina del deserto dà i numeri: 500 costumi, 261 cambi-costume, 200 indescrivibili copricapi, 150 paia di scarpe, 60 parrucche, 25 hit internazionali come colonna sonora, tra cui "I Will Survive", "Material Girl", "Finally" e "It's Raining Men", "Like a Virgin", What's Love Got To Do With It", una band di 8 elementi per eseguirli dal vivo ne fanno uno spettacolo decisamente taglia XXXL.
Brava l'intera compagnia di ballerini, cantanti e attori, ottime le tre credibilissime drag queen: Antonello Angiolillo impersona Tick/Mitzi, Mirko Ranù dà vita ad Adam/Felicia, Simone Leonardi è Ralph/Bernadette. E che disinvoltura con quei tacchi!

Myriam Mantegazza

Ultima modifica il Martedì, 21 Maggio 2013 00:17
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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