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PASIONES TANGO Y MUSICAL - con Adrian Aragon e Erica Boaglio

Pasiones Tango y Musical Pasiones Tango y Musical con Adrian Aragon e Erica Boaglio

Con Adrian Aragon, Erica Boaglio
Pasiones Company
Sassari, Teatro Comunale 31 gennaio 2014
Cagliari, Teatro Massimo 1-2 febbraio 2014

www.Sipario.it, 19 febbraio 2014

Piace il tango. Piace come genere di spettacolo, ma piace anche, e in maniera sempre crescente, come pratica amatoriale, come momento di evasione o di impiego del tempo libero. E' degli ultimi anni la grande esplosione di scuole o di sale in cui tutti, senza differenze di classe sociale o di età, si riversano per praticarlo. In sostituzione della ginnastica talvolta, ma anche come esigenza di aggregazione e di socialità e, rispetto ad altri balli, per quel che di più offre in termini di coinvolgimento emotivo e di libertà interpretative.
Genere musicale per lo più in tempo binario, originario della regione del Rio de la Plata tra Argentina e Uruguay, si affermò come musica popolare (perché è musica, ballo, canto) nel rapido e tumultuoso sviluppo della città di Buenos Aires, tra la fine dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento. E fu fin dall'inizio segno della cultura meticcia della capitale argentina. Nata infatti come città agricola, circondata dalla pampa e affacciata sulla costa atlantica, Buenos Aires si aprì al mondo, e alle migrazioni di popoli diversi, alla fine del Settecento col fiorire del porto e delle sue attività.
La popolazione originaria, già asservita alla fine del Cinquecento dagli spagnoli, si perse in un coacervo di razze e lingue, tutte in gran parte di matrice neolatina: in primo piano gli italiani, che da allora ebbero ruolo importante nella creazione della nuova e moderna Argentina. E anche nell'evoluzione culturale e artistica del tango.
Non sorprende perciò l'interesse e addirittura la passione che suscita.
"Pensiero triste che cammina" è la suggestiva e più comune definizione che, attribuita a Enrique Santos Discepolo, sembra suggerire la stretta connessione tra la mente, o il cuore, e i sentimenti di malinconia e nostalgia, che trovano poi espressione nei sentimenti di danza, e nelle evoluzioni dei due corpi strettamente intrecciati.
A Cagliari e a Sassari, per il cartellone del Circuito Danza Sardegna, lo spettacolo Pasiones Tango y Musical ha ripercorso con numeri coreografici di grande coinvolgimento l'intera storia del tango. Creato da Adrian Aragon, direttore e produttore della Pasiones Company, coreografo e ballerino, lo spettacolo ha alternato interpretazioni tradizionali a momenti innovativi, portando in giro per il mondo la vera Argentina, quella odierna soprattutto, che non è solo greve sensualità e cocente nostalgia legata alla dolorosa diaspora dell'emigrazione.
Nonostante il fascino innegabile delle donne, che danzano leggere sui tacchi alti nei succinti abiti di scena dai profondi spacchi, sono gli uomini i veri protagonisti del tango. Addirittura qualche coreografia è interpretata dai soli danzatori, potenti, ritmici, travolgenti. E rabbiosi talvolta, come dovevano essere i primi tangueros, che dopo il duro lavoro al porto, o nei campi della pampa, si abbandonavano, accompagnati dal suono di un tamburo improvvisato, a malinconici balli tra uomini, perché le donne erano un lusso per quei pionieri abitatori di capanne. Dal suono di quel primo rudimentale strumento deriva come forma onomatopeica il nome di tango. Secondo altri accreditati studiosi invece, ed è definizione etimologicamente più ovvia, si può far risalire il nome al verbo latino tango, cioè toccare, che bene esprime l'abbraccio dei danzatori, quel contatto fisico fatto di armonia di passi e di gesti e di struggente sensualità.
In Pasiones Tango y Musical Adrian Aragon, assieme a Erica Boaglio, sua partner da vent'anni nella vita e sul palcoscenico, e altri undici interpreti di fama internazionale, rappresenta la vita stessa, quella dell'Argentina e di Buenos Aires naturalmente, ma non troppo diversa e lontana da quella di altre realtà. C'è l'amore, nelle sue varie fasi: il corteggiamento, con appassionate serenate; la vita a due, difficile, spesso tormentata; il litigio, il tradimento, l'abbandono, anche il ritorno. Ci sono le feste, con gli incontri, le conversazioni, i rituali. E poi c'è il calcio, altro mito argentino; il calcio che regala campioni e sogni, che travalicano i confini. Ci sono, in una coreografia ammiccante, in cui voluta ed evidente è la contaminazione con i balli di strada, l'infanzia di Maradona, e di Lionel Messi, forse, l'astro del Barcellona dei nostri giorni. Rincorrono un pallone per le polverose vie dei quartieri periferici al suono di un bandoneon e le movenze sono quelle del tango.
E il bandoneon richiama musiche di autori famosi, di Astor Piazzolla, di Carlos Gardel, di Francisco Canaro.
Genere musicale in tempo binario si è detto, che oggi dopo un secolo di interpretazioni, si presenta con tre ritmi musicali diversi, a cui corrispondono tre tipologie di ballo: sono il tango e la milonga, in 4/4 o in 2/4, e il Tango vals (o Vals Criollo) in ¾, così come il Valzer a cui si avvicina. E' lontano nel tempo l'originario Canyengue, con passi e movimenti rapidi e quasi bruschi; il Tango, rivisitato e arricchito musicalmente, si è trasformato anche grazie alla sua fortuna sulla scena: sono il Tango Show e infine il Tango Nuevo i suoi esiti più recenti, che nello spettacolo di Adrian Aragon hanno trovato adeguato spazio.
Applaudito a Cagliari e a Sassari, dopo i molti successi in tutto il mondo, e atteso a giorni al teatro Brancaccio di Roma, Pasiones Tango y Musical, mentre rilegge in chiave musical la più consueta e ovvia proposta di numeri di tango, non si sottrae al suo ruolo storico, quello di proporsi come manifesto culturale, sociale, emozionale di un popolo e come cardine di una identità.

Annalaura Pau

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Febbraio 2014 12:02

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