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Tango uguale passione, si sa. Da sempre attraverso le epoche la tradizione del ballo è anche rappresentanza e messa in scena, oltre che in mostra, del rapporto con l’altro, del trovarsi e ritrovarsi, del cercare di identificarsi anche in chi si ha di fronte e naturalmente dell’affermare la propria identità interiore, manifestando le emozioni che solo il movimento così appassionato e armonico può far vedere. La compagnia di fama internazionale Tango Fatal ci regala proprio questo. Non c’è scenografia a dare valore al contenuto magico del ballo, ma è soltanto una strategia per lasciare in sospeso le epoche in cui si ambientano di volta in volta le diverse coreografie ed i vari stili di tango, per una stessa danza, ma di tante forme. Dalle declinazioni più popolari e folkloristiche, degli antichi “gauchos con bombos e boleadoras”, passando attraverso i ritmi romantici e anche drammatici, l’energia di musiche forti e coinvolgenti, dall’irresistibile sapore argentino, fino alle forme stilistiche più moderne e recenti. L’espressione della danza come amore, come storia da raccontare, come linguaggio che può arrivare a tutti e come appartenenza ad un popolo, ma anche come rapporto di coppia, esattamente come ci mostrano i sei ballerini in scena. Costumi raffinati e appariscenti, ma al contempo eleganti e poi bravissimi musicisti ad accompagnare dal vivo la tecnica perfetta dei danzatori, per uno spettacolo che pone al suo centro la dinamica atmosfera del tango d’amore e sensualità, ma anche la musica, non solo in aggiunta, ma in alternanza con lo spettacolo danzato, per il solo piacere dell’ascolto. Il finale tra il pubblico, a sipario ormai quasi chiuso, rende divertente il pezzo conclusivo, per accompagnare gli spettatori con le ultime note e il ritmo ancora nell’aria, per uscire dal teatro a passo di danza.

Francesca Myriam Chiatto