Pier Maria Bocchi INVASION USA. IDEE E IDEOLOGIE DEL CINEMA AMERICANO ANNI '80 Edizioni Bietti, Milano, € 18.00, pp. 203 (CINEMA - Alberto Pesce)
Del cinema americano degli anni 80 Pier Maria Bocchi ha un'invidiabile capacità di saper riunire in una sorta di sistema autori e film anche tra loro diversi e articolarli all'interno di poetiche forti in collegamento con la sociocultura del tempo. Ma con Invasion USA non gli basta farne ampio quadro concentrandosi sul decennio, e verificarne complessità di immaginario lasciando alle spalle impostazioni del passato, e prescindendo da eventuali futuribili agganci. Per questo, del cinema americano anni 80 Bocchi minuziosamente sonda "idee e ideologie", strutturandone riflessi in "un'ottica naturalmente e industrialmente patriarcale", anche con "film-luna park", magari "sequel di sequel", film di John Hughes, favolistico horror di Joe Dante, non senza discrasie e risvolti di crisi rispetto alla conservatrice impostazione "reaganiana". E sul piano dei generi e sottogeneri, ne coglie duplice prospettiva "sia come necessaria strategia popolare, sia come valvola di sicurezza", da commedia a thriller politico e film d'azione, da home video a courtroom dramma e new-horror specificandone specifiche modalità che trovano picco in quel "cenacolo del mercato di serie B e del cattivo gusto" che è stata la Cannon Films". Ma prima di esemplificarlo con saggistiche schede di 20+1 film d' epoca, dal 1981 di Troppo belle per vivere, Spiccioli dal cielo e Ricche e famose al 1988 di La sottile linea blu, cintura discorso con due interrogativi capitoli. In prologo è un "America, da dove vieni?" per diffondersi panoramico sugli anni 70 improntati al "reaganomics" e "inesauribili performance commerciali" ma anche, da Robert Altman a Arthur Penn, autoriali nuovi modi di sentire e di vedere, e in epilogo un "America, America, dove vai?" per marcare slittamenti di autori, "segni di cambiamento" all'interno dei generi, strascichi di "memoria, per giunta da dimenticare".
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