Tiziana Contri (a cura di) GIULIETTA MASINA DONNA E ATTRICE Rotary Club San Giorgio di Piano (Bologna), s.i.p., pp.128 (CINEMA - Alberto Pesce)
"San Giorgio, la mia terra, la gente così calda, così amante della vita e così positiva, fanno parte di me". A San Giorgio di Piano Giulietta Masina era nata, aveva trascorso l'infanzia e amava tornarvi, sempre coccolandosi colori, odori, sapori di un paesino, per lei come "disegnato da Walt Disney". E di San Giorgio di Piano il Rotary Club dall'anno di fondazione 2010 si onora del suo nome, e ora di Giulietta, attrice "chapliniana" come l'avevano definita in America per quel suo fondo alla Charlot che nei personaggi di Gelsomina e Cabiria è l'inimitabile gioco segreto dei sentimenti e delle pene, ma anche donna, di una semplicità e candore mischiati e vitalismo, aggressività, estro sorridente e divertito, ora affida memoria in un illustratissimo album-strenna curato da Tiziana Contri. Da un'intervista 1992 di Enzo Biagi rivengono la serenità dei suoi anni d'infanzia, l'amore per i burattini, l'incontro con Fellini, per Federico la sua "Pallina", la loro vita assieme "sincera, autentica, vera, senza ipocrisie", la simpatia per donne casalinghe "quelle che fanno la società". E poi, dopo una galleria d'immagini di San Giorgio, tra una ricca antologia di foto d'antan si insinuano ammaliate confidenze per un "ritratto a più voci". Come, tra gli altri, se la ricordano Gianfranco Angelucci ("innamorata della vita sino all'estasi"), Pupi Avati con "ricordi all'ombra della sua religiosità", Irene Bignardi di lei sul set la "totale discrasia (dolcezza a parte) con il suo modo di essere nella vita", Gian Luca Farinelli nei film di Fellini sempre e tutta come se la creava Federico ma "senza cambiare mai: birichina e saggia, arrabbiata e sognatrice, danzante e peccatrice". E come tra i parenti, affettuosamente ne parlano i nipoti , da Attilio Masina (per lui "un punto di riferimento fermo e sicuro") a Simonetta Tavanti (per lei "una seconda mamma").
Alberto Pesce
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