martedì, 12 novembre, 2024
Sei qui: Home / Teatro / Teatro - di Maura Del Serra

Teatro - di Maura Del Serra

delserraMaura Del Serra
TEATRO
Petite Plaisance 2016 2013, € 35,00
(TEATRO - Stefano Duranti Poccetti
)

Comporre drammi attraverso la linfa della poesia

"Per Maura Del Serra le parole sono elementi vivi, hanno linfa come le foglie di una pianta rigogliosa, e assumono significati autentici nelle radici dell'essere in relazione con gli altri esseri." Si esprime così Antonio Calenda parlando della poetessa, drammaturga e traduttrice Maura Del Serra (Pistoia, 1948) nell'introduzione al prezioso volume Teatro, pubblicato dall'Editrice "petite plaisance" nel dicembre scorso, e che nelle sue 864 pagine contiene 23 opere teatrali della scrittrice toscana composte dal 1985 al 2015. In effetti questo volume ci offre la possibilità di leggere tutti i testi teatrali dell'autrice, in versi e in prosa, "con l'unica esclusione di un libretto per opera lirica realizzato su commissione", come si puntualizza nella cronologia ragionata che precede il nutrito corpus testuale. Quello che subito colpisce il lettore è l'ampio spettro tematico e l'elegante eclettismo espressivo della Del Serra, i cui testi ci immergono nelle problematiche di personaggi mitici o storici con ambientazioni che spaziano dalla Grecia classica (Agnodice, Eraclito), al Medio Evo, all'Umanesimo, al Barocco (Scintilla d'Africa, Andrej Rubljov, La Fenice), alla contemporaneità e al futuro (La fonte ardente, Il figlio, Guerra di sogni). La Del Serra si cala con documentata sicurezza nelle originali, spesso archetipiche vicende dei personaggi, sempre a suo agio tanto nella scrittura in versi, quanto in quella in prosa, in cui l'intensità e la forza del lessico si ancorano mirabilmente ad una significativa sostanza poetica, e ad una scrittura che non rinuncia mai alla bellezza della lingua e delle sue cadenze musicali. L'intento poetico è assai evidente in testi concettualmente vitali, contraddistinti da un'essenza lirica, come Stanze o Trasparenze, entrambi sottotitolati Versi per la Danza; ma anche quando la poesia non viene espressa in modo palese, è comunque presente, tanto nei monologhi quanto nei testi con più personaggi, visto che il registro espressivo rimane sempre ricco ed elevato. E se questo teatro può apparire permeato da una certa letterarietà, essa si esaurisce in talune forme espressive, peraltro assai efficaci nel mostrarci una sostanza e un ductus da teatro classico, quasi sofocleo, estraneo ai rapidi dialoghi, all'asciuttezza – quasi secchezza – di molto del nostro teatro contemporaneo.
Nonostante la sua accennata valenza anche letteraria, il teatro dell'autrice non risulta statico, ma, anzi, si mostra scenicamente attraente. Un merito, questo, per la Del Serra, che attraverso uno stile talvolta aulico riesce a non smarrire gli elementi specifici del meccanismo drammaturgico, creando testi ricchi e corposi, ma non per questo esenti dal dinamismo dell'azione. In molti suoi lavori è inoltre forte l'interesse che l'autrice nutre anche verso i mondi della filosofia e dell'arte. La fonte ardente. Due atti per Simone Weil, Trasumanar. L'atto di Pasolini, Isadora (dedicato a Isadora Duncan), La Torre di Iperione. Hölderlin e gli altri, Lo Spettro della Rosa - il monologo dedicato a Nijinskij, che mostra un personaggio molto scisso e complesso, costretto a dialogare unicamente coi suoi fantasmi -, sono solo alcuni titoli che fanno comprendere gli universi cari alla Del Serra.
La pubblicazione ha un'elegante copertina rossa illustrata da una geometrica miniatura tratta dal libro del Beato di Lièbana, ed è arricchita da un'attenta e penetrante introduzione di Antonio Calenda, da una precisa cronologia ragionata delle opere (delle quali sono indicate le prime rappresentazioni in Italia e in Europa), nonché da un'utile Appendice con scritti di Luzi, Ronfani, Antonucci, Marcheschi, Van Hoecke, Pezzoli, Beck, ecc.
In conclusione, per chi ama il teatro contemporaneo, soprattutto per chi vuole approfondire un'autrice emblematica, qual è appunto Maura Del Serra, questo è un volume irrinunciabile, che di certo non può lasciare nell'indifferenza.

Stefano Duranti Poccetti

Ultima modifica il Domenica, 13 Marzo 2016 03:38
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.