Monica Bacelli mezzosoprano
Pietro De Maria pianoforte
Musiche di:
Richard Wagner Wesendonck Lieder
Testi: Mathilde Wesendonck
Alban Berg Sieben Fruhe Lieder
Claude Debussy Proses lyriques
Bis
Kurt Weil Complainte de la Seine
Dal CHIGIANA INTERNATIONAL FESTIVAL 2019
OUT OF NATURE
CHIGIANA LEGENDS il 18 luglio 2019 PALAZZO CHIGI-SARACINI in SIENA
In onda su Rai3 il 25 marzo 2020
E’ stato lungo questo mese di marzo senza teatri e sale da concerto. Anche se l’Accademia Chigiana, che aveva programmato un anno intero senza tempi vuoti fino a giugno, come altre istituzioni musicali ha provveduto col suo you tube, con raiweb e quanto più tradizionalmente ci consente di ascoltare musica, a proporre i passati concerti, e continuerà a farlo. Le esecuzioni sono quelle registrate nella stagione Micat in Vertice, in Tradire, programma parallelo di musica di confine (o senza confini) e il 25 di questo mese, data in Toscana molto simbolica perché fino al ‘700 data di inizio, con la primavera sottolineata liturgicamente dall’Annuncio a Maria, dell’anno nuovo, su Rai3 è andata in onda una serata indimenticabile del Summer Festival 2019, sezione Legend: Il canto della terra, che in una sera di luglio aveva celebrato al meglio il tema del Festival, Out of nature.
Monica Bacelli, mezzosoprano capace di cesellare musica da camera in varie lingue come poche altre, accompagnata dal tocco unico di Pietro De Maria ha interpretato un florilegio dai Wesendonck – Lieder di Wagner, i Sieber Fruhe Lieder di Alban Berg e le Proses lyriques di Claude Debussy. Sottotitolo del concerto nel corso del quale la presenza del pubblico era come sospesa, può essere solo “perfezione”. Sublime con naturalezza il verso della Wesendonck interpretato dalla musica di Wagner, affettuoso il tono dei Sette lieder giovanili di Berg, e per finire le liriche De reve,… De grève… De Fleurs… De soir… di Debussy, ovvero tre autori in diversa empatia con la natura, dal filo d’erba alle stelle del cielo, che le prestano i loro sentimenti, di consolazione di disperazione o di spirituale completezza, fino al misticismo.
Monica Bacelli nelle variazioni sottolinea i dettagli emotivo-espressivi, fa vibrare una voce sempre ricca e piena, nella potenza e nelle sfumature del Lieder e della Chanson. Il concerto, seguito dal pubblico in sala nei tre temi proposti in un silenzio la cui partecipazione era palpabile, ha visto un’esecuzione senza respiro dei musicisti che, in stato di grazia, hanno lavorato all’unisono, regalando tutta la bellezza della poesia in musica. Infine applausi direi riconoscenti, oltreché entusiasti, forse nelle nostre case un po’ di malinconia per la mancanza di condivisione che offre l’esecuzione dal vivo. Il bis una chicca di Kurt Weil, Complainte de la Seine, dalla cantabilità molto parigina, lieve come questo autore è poche volte, non ha spezzato l’incantesimo.
Annamaria Pellegrini