Johannes Wildner, direttore
David Garrett, violino
Orchestra del Teatro Carlo Felice
Johannes Brahms, Concerto per violino e orchestra in Re maggiore, op. 77
Johannes Brahms, Sinfonia n. 1 in do minore, op. 68
Genova, Teatro Carlo Felice 20 febbraio 2014
Da tempo non si vedeva la platea del Carlo Felice cosìcolma, anzi stracolma, per un concerto sinfonico e questo è un fatto positivo. Meno esaltante è la motivazione, in quanto la ragione di tutto questo interesse alla musica colta veni-va dalla presenza sul palco di David Garrett, il bellissimo interprete di Nicolo Paganini nel film "Il violinista del diavolo". In ogni modo ben venga l'approccio alla musica classica anche se pilotato dall'aspetto fisico di uno strumentista, basta che avvicini in qualche modo alla bellezza e l'importanza di questa espressione artistica. Ma veniamo all'esecuzione del concerto. Il concerto per violino op.77 di Brahms è un brano che rappresenta notevoli difficoltà tecniche e interpretative, una partitura in cui il violino dialoga costantemente con l'orchestra e al tempo stesso si esibisce esprimendo le potenzialità virtuosistiche. Un concerto con dei forti richiami al concerto per violino di Beethoven realizzato da questi nel 1806, quindi settant'anni prima della creazione di Brahms dedicata all'amico fraterno Joseph Joachim, grande violinista del tempo. Garrett acclamatissimo al suo ingresso sul palco ancor prima che appoggiasse l'archetto alle corde dello strumento, ha dimostrato indubbiamente la sua eccellente tecnica, ma la sua interpretazione era assolutamente fuori dai canoni classici. La sua esecuzione, che lo vedeva un po' seduto e un po' in piedi, sembrava voler seguire le aspettative di un pubblico che cercava qualcosa di poco tradizionale e informale. In questo il violinista non ha certo deluso nessuno, ma il suo linguaggio musicale mancava di espressività e non è arrivato al cuore degli esperti. Bicordi, passaggi virtuosistici, accordi spezzati che esaltano le qualità tecniche del solista nel un rondò "giocoso" e danzante fino alla chiusa luminosa del largo del concerto op.77 sembravano affrontati con superficialità da Garrett. Ottima invece l'esecuzione dell'orchestra del Carlo Felice sotto la bacchetta del maestro Johannes Wildner, di cui si è apprezzata la direzione anche nel secondo brano del concerto, la sinfonia n.1 in do minore, op.68 sempre di Brahms, che mancava della presenza di Garrett, ma non per questo è stata apprezzata di meno.
Francesca Camponero