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Nuovo reading e nuovo progetto interessante è quello che è andato in scena in piazza San Matteo, uno dei palchi di elezione di Lunaria Teatro. All'interno del Festival in una notte d'estate, giunto quest'anno alla XXVI edizione, è andato in scena Cieli su Torino ideato dalla Assemblea Teatro di Torino, ancora una volta gradita ospite della rassegna genovese. In scena, oltre a Renzo Sicco, che ricorda come Cieli su Torino è nato come progetto letterario, gli attori Cristiana Voglino, Eugenio Gradabosco e Alberto Barbi. Renzo Sicco, anima della Assemblea Teatro e valido autore di alcuni dei racconti, raccorda le memorie della città di Torino e le voci degli attori in scena mentre siede su un banco centrale, mentre Voglino, Gradabosco e Barbi siedono accanto a questa postazione. Il sostenuto e incisivo tappeto sonoro composto dalle musiche dei torinesi Subsonica accompagna una piacevole serie di racconti che hanno nella città di Torino la loro anima comune. Il progetto della Assemblea Teatro è appunto un dono alla capitale piemontese e un'indagine sulle sue diverse anime. Cieli su Torino, nella sua trasposizione scenica, è un reading affettuoso e divertito, fatto di  cartoline che assumono nella penna degli scrittori la dolcezza di quelle che sono lettere d'amore. Le tre voci in scena recitano una Torino che si racconta ed è raccontata dai suoi abitanti storici e da coloro che sono arrivati da lontano. Ne emerge una natura borghese e popolare, conformista e curiosa di scoprirsi, lucente e cupa. Il nesso tra questi racconti, che prima sembrava assente, si fa strada nei chiaroscuri di questi racconti così bizzarri e riflessivi. Ne emerge una città con screziature calviniane, dove Torino è una città che vive e genera emozioni. Gli autori di questi racconti sono diversi per cultura e retroterra, pur retti dal rapporto con Torino. Oltre quelli di Renzo Sicco, le voci dei tre attori riportano i racconti di Davide Longo, Erri De Luca, Gipo Farassino, Max Casacci, Giuseppe Culicchia, Enaiatollah Akbari, Paola Mastrocola e Gianluca Favetto. La selezione dei racconti riporta il confronto tra il movimento operaio e la borghesia industriale, la storia arcaica di Torino e come la  città è stata cambiata dai suoi abitanti e come questa ha cambiato loro. Le declinazioni poetiche di questi racconti accompagnano e rapiscono e le voci dei tre attori sono nel contempo ferme e dolci nel sublimare parole già belle. I racconti di Cieli su Torino sono cartoline d'amore per una città magica e sospesa tra reale e fantastico. Gli attori in scena danno voce alle parole con un sottile e appena accennato accento torinese e con misura e spontaneità mettono in scena un reading che ha incontrato il piacere e la curiosità del pubblico. 

Gabriele Benelli