scritto e diretto da Alessandro Riccio
con Alessandro Riccio, Silvia Paoli, Silvia Frasson, Alessio Nieddu, Daniele Bonaiuti, Nicanor Cancellieri
produzione TEDAVI' 98
Teatro di Cestello, Firenze dal 14 al 18 Novembre e dal 21 al 25 Novembre 2012
E' la fine del 'Settecento: Luigi Del Buono con la sua sgangherata compagnia si esibisce nei teatri di Firenze collezionando un fiasco dopo l'altro. Questo il luogo di nascita della maschera fiorentina di Stenterello secondo Alessandro Riccio, autore e interprete dello spettacolo C'è Del Buono in Stenterello; Riccio infatti immagina che l'ex orologiaio Luigi, interrogandosi una sera allo specchio sul suo essere attore (attore fallito), sforzandosi di immaginare cosa avrebbe potuto incontrare il gusto del pubblico, quasi per caso abbia dato vita all'unica maschera della Commedia dell'Arte di origine fiorentina, la più giovane per nascita (la fine del Settecento).
La nuova invenzione cambia letteralmente la vita di Luigi: dietro la maschera, infatti, egli riesce a far uscire tutto il suo talento, un talento di attore comico e istrionico che non sperava nemmeno di avere, e che lo porta alla scomoda e sofferta decisione di non rivelare la sua vera identità, per non sporcare la reputazione del nuovo personaggio.
Lo spettacolo scritto e diretto da Alessandro Riccio scorre via piacevolmente tra sketch divertenti e fraintendimenti, un po' Commedia dell'Arte, un po' commedia degli equivoci; la scena è occupata da un piccolo palcoscenico che ospita contemporaneamente lo spettacolo visto dal pubblico del teatro di Cestello, la commedia presentata al pubblico fiorentino del Settecento e infine la vita di Luigi Del Buono e di tutte le persone che riescono a esprimersi al meglio dietro a una maschera.
Riccio è bravo nel caratterizzare un Luigi del Buono timido, impacciato e bonaccione, presto intrappolato un una duplice identità che lo ingabbia e lo affatica - il gioco continuo del cambio di identità tra una prova e l'altra dello spettacolo forse è un po' troppo insistito; il personaggio che spicca maggiormente per efficacia comica e - soprattutto - per la bravura dell'interprete Silvia Paoli, è quello della prostituta saggia, con cui Del Buono si confida e affida, anche se lei è "occupata".
Mentre la caratterizzazione drammaturgica di Stenterello sembra poco approfondita, risulta interessante la trovata di incastonare nella vita del protagonista Del Buono una serie di incontri cui si ispirerà per la creazione della Maschera fiorentina.
Aeffe