Ale & Franz
in
LA COMMEDIA
scritto da Francesco Villa, Alessandro Besentini, Alberto Ferrari e Antonio De Santis
regia Alberto Ferrari
e con Rossana Carretto e Raffaella Spina
Organizzazione Carmela Angelini
Produzione esecutiva Michele Gentile
Roma – Teatro Parioli Maurizio Costanzo 12 |23 Febbraio 2025
Qualche anno fa, proprio al Parioli, Ale e Franz diedero prova di essere due eccellenti attori comici, brillanti, e grazie al cielo non solo di cabaret. Complice un testo scritto in modo notevole, e che loro seppero interpretare con un equilibrio, una linearità ed una precisione davvero straordinari. Ora, la coppia di interpreti è tornata a calcare le scene sempre del Parioli con un lavoro, La commedia, che dal punto di vista della scrittura non è riuscita a rendere giustizia alla levatura attoriale di entrambi i protagonisti. Sulla panchina di un parco, casualmente si incontrano due uomini. Una parola tira l’altra, iniziano a farsi delle confidenze. Si capisce subito che non si stanno granché simpatici, vista anche la diversità dei rispettivi caratteri e anche delle loro estrazioni sociali. Uno fa l’imprenditore, o meglio: è proprietario di una ditta che rischia di essere chiusa per reato di inquinamento ambientale. L’altro è un perito chimico (come si scoprirà più avanti, dell’arma dei carabinieri). In piena atmosfera junghiana, una serie di coincidenze si manifestano per rendere la situazione più animata: la figlia dell’imprenditore è la fidanzata del perito chimico. Fra i due innamorati, ci sono vent’anni di differenza, e il padre non prende bene la notizia: sia per il divario di età, sia per la poca stima che nutre per l’individuo. Ulteriore coincidenza, che giunge nella seconda parte dello spettacolo: il perito chimico è fra quei carabinieri che stanno indagando sui reati ambientali causati dalla ditta del padre della sua ragazza (che diventerà presto suo suocero). L’intreccio lascia intendere uno svolgimento scenico notevole. E invece, il meccanismo si inceppa per il modo col quale lo spettacolo è stato scritto: come una serie ininterrotta di tante scenette da cabaret, con trovate comiche talvolta portate avanti all’eccesso, legate da un filo comune. In tal modo, i personaggi non hanno trovato un loro respiro in quanto individui, finendo per risultare semplici funzioni sceniche col solo scopo di produrre battute e suscitare la risata nel pubblico. Fra lungaggini, lazzi, meccanismi tipici alla Ale e Franz, La commedia in termini di storia e di scrittura non è riuscita a realizzarsi in modo compiuto. Alessandro Besentini e Francesco Villa, coi tanti anni di mestiere ed attingendo a piene mani alla loro caratteristica recitativa basata su ritmi rapidi e sostenuti, sono tuttavia riusciti a realizzare uno spettacolo godibile. Il pubblico si è sì divertito, ma per colpa delle tante mancanze derivanti dalla scrittura del testo non ha avuto modo di apprezzare sino in fondo le capacità interpretative di cui sono capaci Ale e Franz. Simpatica la soluzione scenografica di rappresentare i vari ambienti con scritte messe sopra dei sostegni. Una trovata dal vago sapore brechtiano (i famosi cartelli!), che si nota perché mai usata negli spettacoli d’oggi. Brillanti Rossana Carretto e Raffaella Spina: vezzose e spiritose, mai sopra i toni la loro recitazione. Pierluigi Pietricola