Scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
Partecipazione e accompagnamento della Jazz company di Gabriele Comeglio
Teatro Manzoni Milano dal 6 all'11 novembre 2018
Il trionfo dell'anarchia
In tempi di riciclaggi e musical creati sulla scia di rassicuranti quanto noti cult cinematografici; ecco emergere la sfida più avvincente di questa stagione: dopo una pausa di quindici anni, il 2018 vede il ritorno in coppia del duo Lopez e Solenghi, più graffianti e folli che mai, pronti ad attaccare tic ed egocentrismi d'artista (l'unica cosa che resta immutata nei tempi). Un repertorio d'alto profilo, (quanto mai raro oggi) e accompagnato dalla presenza, in scena dalla Jazz company di Gabriele Comeglio. Un ensemble ardito e fantasioso pronto a seguire, per la parte musicale, lo stesso climax di improvvisazione e anarchia creato dai due vecchi compari di palco.
L'eterna e inesauribile magia del trio.
Vanto supremo del Lopez e Solenghi Show resta tuttavia la scelta d'impostare le performance, in scena, su una forma di comicità rara ed elegante: canzoni, gag fulminee e imitazioni seguono il fil rosso ideale di una comicità nonsense quanto ricca di citazioni e in continua evoluzione verso situazioni sempre più paradossali e inaspettate: (una per tutte è lo sketch di Papa Francesco e Papa Ratzinger a confronto, calati nella realtà di un ménage domestico); una comicità suscitata dalle differenze dei due artisti e tradotta agli occhi della platea in legame indissolubile; Intimità espressa anche in forma di omaggio alla cifra stilistica del trio ai tempi della lettura di Cechov, Pirandello e Manzoni? ... Certo! Ma anche pensiero vivificante e mai declinato in forma di "amarcord forzato" o ricattatorio. Piacere e divertimento del pubblico vivono anche di una sottile punta di nostalgia e della percezione, in ogni parola o canzone, dell'essenza sempre presente dello spirito allegro di Anna Marchesini. Coinvolgente e commovente l'omaggio finale, dedicato all'ex compagna di scena.
Canzoni a teatro
Ardimentoso e sempre complesso è proporre canzoni in uno show teatrale. Il più delle volte, si rischia di spezzare il ritmo in scena in una sorta di micro unità e mettere a dura prova l'attenzione degli spettatori. A Lopez e Solenghi va il merito di creare una linea temporale, coesa e fluidamente strutturata fra performance canore e brani di prosa: nello sketch su Sanremo l'omaggio coatto e insistente di Modugno (Lopez) interrotto da occasionali intermezzi spazientiti di Baudo (Solenghi). Ancora più emblematica è la sfida fra "classico e moderno", in apertura di spettacolo: polemicamente proposta dai due amici: meglio Michael Bublé o un caro e vecchio Amleto di repertorio con tanto di toupet di scena mantello e teschio? Al pubblico l'ardua sentenza...
Platea e pubblico partecipi, numerose uscite in scena e bis concessi con la cordialità e la naturalezza di vecchi amici, in fase di riluttante congedo. Spettacolo vivamente consigliato a tutti ma sopratutto a quanti sono cresciuti nella memoria di uno stile comico dai toni eclettici e graffianti.
Francesca Bastoni