di Roberto Lerici
musiche composte ed eseguite al pianoforte da Gianluca Pezzino
regia: Antonio Salines
scene: Nives Storci
costumi: Maria Pennacchio
coreografie: Caterina Mochi Sismondi
con Francesca Bianco, Fabrizio Barbone, Gianluca Pezzino, Mariagrazia Pompei, Caterina Mochi Sismondi, Manuela Zero
Roma, Teatro Belli, dal 2 al 21 ottobre 2007
Il Teatro Belli inaugura la stagione con uno spettacolo mai rappresentato di Roberto Lerici, Varietà. Né più né meno quello che suggerisce il titolo, un'incursione nel mondo dei lustrini e degli ammiccamenti erotici, nelle dinamiche tra vita e palcoscenico al limiti della fusione.
La rappresentazione teatrale di uno spettacolo di varietà ingrassa il bottino e quasi lo raddoppia, grazie alla poetica malinconia di cui Antonio Salines, regista e anche in scena come Attore della compagnia, riveste questa graziosa confezione profumata di passato. C'è la Vedette (Francesca Bianco), che si vede arrivare la soubrettina (Maria Grazia Pompei) bella e svelta nell'apprendere i trucchi del mestiere, ma anche a conquistare il pubblico e l'Attore, da sempre compagno della primattrice, che comunque riuscirà con la sua malizia senza cuore a riacciuffare colui che le occorre per alimentare le proprie certezze. Lacrime per l'ultima arrivata. Volutamente malferme sui tacchi e ammiccanti quel tanto che basta a non essere nè troppo vamp nè troppo Lolite, le ballerine (Caterina Mochi Sismondi e Manuela Zero sono le Ballerine) svolazzano all'intorno, mentre gli sfondi cambiano con una semplice proiezione computerizzata, che rimanda sul velatino scenografie vangoghiane.
E ci sono il fantasista, amante di Nietzsche, che fa i suoi numeretti e si ritira in buon ordine (Gianluca Pezzino), e la Spalla (Fabrizio Barbone). Incontenibile Salines, grottesco come si addice al suo ruolo. Si replica fino al 21 ottobre.
P.Pol.