FARE TEATRO IN MEZZO AL MARE
Se è vero che il mondo è un palcoscenico, per dirla con William Shakespeare; se è vero che città che vai, teatro che trovi: nelle piazze, nelle strade, nei luoghi deputati come i teatri; se è vero tutto questo non deve sorprendere trovare teatro nel mare: quando il mare offre una sua singolare scenografia, come una insenatura, protetta dai venti, dalle onde, circondata da sabbia morbida e sottile, incorniciata da alberi di alto fusto. È quello che abbiamo trovato nella Conca d'Oro, luogo di villeggiatura che si affaccia sull'Oceano Pacifico dove da tempo si organizza il Bleach Festival, o Festival della sabbia, e dove accorrono migliaia di persone, soprattutto famiglie che possono conciliare la vacanza con l'evento, che si replica per soli due giorni consecutivi, sabato e domenica del 12 e 13 marzo.
La "Conca d'Oro" dista un'ora da Brisbane, e il suo contesto è popolato di piccole e basse villette, molte di legno, ma non manca il solito grattacielo che fa da "residence" per i molti turisti che arrivano a Brisbane.
La spiaggia infinita ospita soprattutto i "selfisti" che arrivano da ogni angolo dell'Australia, mentre i villeggianti si riversano su questa insenatura che a vederla sembra più un lago che una fetta di mare.
Cosa offre questo festival? Su una piattaforma poco lontano dalla riva, mostra un teatro che spazia dalla danza, offerta dalla Queensland Ballet, (una bella coreografia di Amy Hollingsworth su musica, guarda un po', dell'italiano Ezio Bosso, il pianista e musicista disabile che gli italiani hanno scoperto e amato durante il festival di San Remo), a esibizioni acrobatiche, ginniche, numeri pantomimici stile circo. Giochi fra grandi e piccoli con gag, atleti che remano in piedi su pattini di legno, una barca di rematori che naviga veloce intorno alla pedana-palcoscenico a ritmo segnato da un uomo che batte il tempo. A seguire il passaggio di un gruppo di aborigeni che arriva da lontano munito di torce accese per dare fuoco ad alcuni contenitori posizionati a bordo riva che hanno la funzione di illuminare il perimetro della spiaggia dove centinaia di ragazzini danzano, fanno capriole, girotondi, al ritmo di una musica molto amplificata che parte da una postazione di terra pronta anche ad accendere un potente riflettore, quando il sole sta per tramontare. Lo spettacolo infatti viene programmato al tramonto, e dà occupazione a un centinaio di persone tra ballerini, ginnasti e tecnici; ma prima dell'evento non manca il buffet di rito, rinserrato in un angolo della spiaggia, dove è concesso bere anche alcolici, ma fuori dal suo recinto è proibito con pene severe. Inutile dire che il pubblico esce entusiasta dalla manifestazione, che applaude lungamente e poi saluta gli artisti, atleti, giocolieri, che sono tornati alla base, sulla terra ferma.
Insomma, qui, "fare teatro" sembra una condizione di vita per dare senso alle ore libere.