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S I P A R I O : Fabio Gravina

Fabio Gravina
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Gravina

Cyclopedia Autori : Fabio Gravina

Fabio Gravina

Fabio Gravina nasce a Roma il 24 settembre 1965 da padre campano (Casalvelino-Salerno) e madre romana. ??L'amore per l'arte e per lo spettacolo, come spesso accade, si evidenzia già in tenera età: il piccolo Fabio intrattiene gli insegnanti ed i compagni della scuola elementare con recite scolastiche in cui improvvisa esilaranti comiche, organizza serate per parenti e amici ancora adolescente e più tardi, durante il servizio di leva, fa spettacoli per i suoi commilitoni e per i suoi superiori.?? La voglia di divertire esibendosi, osservare curioso la vita e le persone per trarne spunti e creare personaggi è già nell'animo di F.G. fin da giovanissimo. Artisti si nasce, è vero, ma sono poi gli eventi, gli incontri e soprattutto lo studio e la tenacia che permettono all'artista di trovare il suo pubblico e realizzarsi.?

F.G. fa il suo primo entusiasmante incontro con il teatro assistendo ad una pièce con un artista d'eccezione: Eduardo. Siamo negli anni '70, il teatro è il Valle di Roma. La passione che da sempre ha sentito dentro di se, da quel giorno avrà un nome: Teatro! In seguito assiste a molti altri spettacoli, soprattutto al Teatro Giulio Cesare di Roma, grazie all'abbonamento avuto in dono da suo padre.? Per tre stagioni consecutive vede scorrere sul palcoscenico tutti i grandi artisti di quei tempi... rimane, da questa esperienza di spettatore, folgorato! Ogni volta che si mette seduto in poltrona, nel buio della sala, gli sembra di vivere in un posto magico tutto da scoprire. Rivede alcuni spettacoli anche 3 o 4 volte, non può più fare a meno di quella magia. ??Ancora oggi capita che dica ai suoi attori prima di entrare in scena: Prendiamoli per mano e portiamoli lontano dalla loro realtà, dentro le storie dei nostri personaggi, dentro questo sogno chiamato Teatro.

Fabio Gravina

Accanto alla passione per il teatro, nasce un grande interesse per il cinema; egli ancora studente, ottiene di poter lavorare presso il cinema Royal di Roma come aiuto-operatore, e ciò gli consente di rivedere e studiare i film che ama. Anche nel mondo del cinema c'è un artista che, più di ogni altro, conquista l'ammirazione di Fabio Gravina: il grande Totò.??

All'età di 18 anni forma la sua prima compagnia teatrale ed inizia a calcare le scene. Le sue origini campane e l'amore per Totò ed i De Filippo, rendono quasi inevitabile la scelta del repertorio: il teatro napoletano.?? Ancora oggi egli considera le opere partenopee dei grandi artisti della tradizione, le più vicine al cuore della gente; la recitazione che consentono la più naturalistica, i personaggi i più veri. Durante questi anni F.G. mette in scena alcune sue commedie, scritte tutte in giovane età. In seguito rappresenta le opere di Scarpetta e inizia a girare, con la sua compagnia, in piccoli teatri di circuito a Roma. Nel 1996 Fonda La Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete (il termine Umoristica vuole essere un omaggio ai De Filippo che chiamarono la loro Compagnia Teatrale: Umoristica I De Filippo).?

Fabio Gravina

Nello stesso anno assume la direzione artistica del Teatro Duse a Roma, dove recita due commedie: I casi sono due di Armando Curcio e L'Ospite gradito di Peppino De Filippo. E' questo il primo incontro drammaturgico di Fabio Gravina con il grande Peppino. Il Duse è un piccolo teatro del 1927 ed ha solo 54 poltrone: si rivela subito insufficiente per cui F.G. comincia a girare in vari teatri di Roma, (Teatro Dè Servi -Teatro Anfitrione- Teatro Tordinona ecc.) rappresentando testi di Peppino De Filippo e Scarpetta, riscuotendo notevole successo.??

Nel 1998 apre il Teatro Prati a Roma, in via degli Scipioni 98, e dà così una casa alla sua Compagnia Umoristica. In soli 5 anni porta il Teatro Prati da 0 spettatori ad oltre 25.000 presenze annue. Il Teatro Prati è un piccolo salotto (125 posti) elegante e raffinato, ed è oggi il terzo teatro in Italia nell´ordine dei 200 posti.?
Dal 1998 al 2005 Fabio Gravina ha messo in scena oltre trenta commedie di autori napoletani, quali: Eduardo e Peppino De Filippo, Armando Curcio, Eduardo e Vincenzo Scarpetta, Samy Fayad.?? Il Teatro Prati è considerato ormai il Tempio del teatro napoletano a Roma e Fabio Gravina uno dei suoi principali interpreti.?? Scrive Raffaele Gabellini (Il Tempo - Roma 10 aprile 2002): Fabio Gravina, vera colonna portante del teatro partenopeo e presenza insostituibile a Roma con la sua Compagnia Teatrale Umoristica Quartaparete.

Fabio Gravina

Egli, nel rispetto della tradizione, lavora per rendere sempre più comprensibile ed attuale questo repertorio, cercando di permeare di verità e spessore i personaggi che porta in scena.?? Fabio Gravina è attore, regista, adatta i testi che mette in scena, produce i suoi spettacoli. Egli incarna la figura del capo-comico nella maniera più tradizionale e la sua compagnia lavora alla vecchia maniera. Il suo lavoro esprime fortemente la sua personalità: impegno, cura dei particolari, professionalità, ma soprattutto passione, originalità e fantasia.?? In questi anni è stato sempre più accurato il suo lavoro di regia. Infaticabile la ricerca di testi che rendano più ampia la conoscenza del repertorio degli autori che rappresenta. Coraggiosamente ha messo in scena commedie che non venivano rappresentate da 50 anni e oltre, rendendole piacevolmente attuali.?? Ma è soprattutto il Gravina attore che gli spettatori conoscono. La sua espressività variegata e multiforme, è cara al pubblico romano e non solo (sempre più spesso, infatti, giungono al Teatro Prati comitive di spettatori da varie regioni d´Italia).?? Il legame che Fabio Gravina instaura con il suo pubblico è una vitale sinergia: empatia, intesa, complicità. Egli considera il pubblico il 50% dello spettacolo e con le parole di Renato Ribaud (Avanti - 9 maggio 2005) possiamo dire che ... Fabio Gravina mostra (ancora una volta) di possedere quella comunicativa col pubblico propria di chi ha ormai maturato ragguardevole preparazione artistica, ma anche dall´umiltà di chi sera per sera ama mettersi a confronto col massimo impegno, con un´intelligente e attenta platea. ??

Fabio Gravina

Con la farsa: La lettera di mammà partecipa al Premio Internazionale di Teatro Peppino De Filippo ed. 2005 presso il Teatro Comunale di Latina; e nell´agosto dello stesso anno partecipa al Festival Nazionale di Teatro di Gioia Vecchio diretto dalla scrittrice Dacia Maraini. In quella occasione la Maraini sul programma di presentazione scrisse di lui: Fabio Gravina, attore e regista di variegato talento ha fondato a Roma un teatro in cui si rappresentano da anni i più famosi testi napoletani: da Scarpetta a Eduardo e Peppino De Filippo. Il suo stile apparentemente tradizionale, con le scene che imitano gli interni napoletani, proprio come faceva Eduardo ai suoi tempi. Eppure, nonostante questa apparenza di conservatorismo scenografico, Gravina stravolge la minuta verosomiglianza del neorealismo napoletano per porgerci qualcosa di nuovo, di furiosamente grottesco e felicemente popolare.

??Oggi prosegue il lavoro di Fabio Gravina al Teatro Prati, ed una delle commedie da lui rappresentate Non è vero ma ci credo! di Peppino De Filippo, è diventata un DVD, disponibile per chi voglia rivedere a casa il suo teatro. Per la prima volta si uniscono la passione teatrale e l'antico amore per la macchina da presa.?? Per Fabio Gravina la continua ricerca e l´infaticabile lavoro hanno un unico scopo: mettere la sua passione e la sua fantasia a servizio dello spettatore, al quale ama riservare sempre nuove sorprese.

Letto 7945 volte Ultima modifica il Martedì, 27 Settembre 2011 19:45
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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