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Tonino Guerra, nato a Santarcangelo di Romagna il 16 marzo 1920, inizia a comporre poesie in lingua romagnola durante la sua prigionia nel campo di concentramento di Troisdorf, in Germania, poesie poi raccolte nel volume I scarabocc ('46). Esordisce quindi come scrittore nei Gettoni diretti da Elio Vittorini per Einaudi: è l'inizio degli anni '50 e Guerra soggiorna assai frequentemente a Roma, dove finisce per stabilirsi a partire dal '53. Frequentando la casa del pittore Lorenzo Vespignani, divenuto suo amico, fa la conoscenza di Elio Petri, Giuseppe De Santis (con cui debutta come soggettista in Uomini e lupi nel '57), e Aglauco Casadio (con lui invece il debutto come sceneggiatore in Un ettaro di cielo nel '59). Alla fine degli anni '50 avviene l'incontro decisivo con Michelangelo Antonioni: Guerra collaborerà alla realizzazione di tutti i suoi film, a partire da L'Avventura ('60), eccezion fatta per Professione Reporter. Fino ad oggi, i piu' grandi registi sono ricorsi alla sua preziosa esperienza di sceneggiatore: De Sica, Monicelli, i fratelli Taviani, Rosi, Tarkovskij, Fellini (decisivo il suo contributo ad Amarcord, inno poetico alla "romagnolità", vincitore del premio Oscar), Wenders, Angelopoulos (con il quale nel 1998 ha vinto la Palma d'oro al Festival del Cinema di Cannes per il film 'L'eternità e un giorno') e molti altri. Poeta e narratore, Guerra ha pubblicato per la Maggioli: Il Miele ('81), L'Aquilone. Una Favola senza tempo ('82, con Antonioni), La Capanna ('85), Il Viaggio ('86), Il Libro delle chiese abbandonate ('88), L'orto d'Eliseo ('89); per la Bompiani dal '67 al '78: L'equilibrio, L'uomo parallelo, I cento uccelli, Il Polverone (edito nel '92 anche da Maggioli); per la Rizzoli (la sua opera poetica dialettale è riunita nel volume I Bu del '72)... Tonino Guerra dal 1989 vive e lavora a Pennabilli, centro del Montefeltro che per l'amore dimostrato nei confronti di questo territorio gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Qui ha dato vita a numerose installazioni artistiche. Si tratta di insoliti giardini-museo e mostre permanenti che vanno sotto il nome de "I Luoghi dell'anima". Tra di essi l'Orto dei frutti dimenticati, il Rifugio delle Madonne abbandonate, la Strada delle meridiane, il Santuario dei pensieri, l'Angelo coi baffi, il Giardino pietrificato.
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