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Margherita Pinna, sarda di Nuoro, si laurea in lettere alla Sapienza di Roma e ben presto collabora a quotidiani e riviste preparandosi al giornalismo. Ma il caso sceglie diversamente offrendole un’esperienza inattesa di vari anni di famiglia e lavoro in una inedita scuola di cultura e di vita: il Vicino Oriente. Al ritorno in Italia si scopre profondamente mutata come prospettiva ideale, sociale e politica: si sente ormai promossa a cittadina mediterranea e del mondo. In seguito consegue la laurea nella Scuola di Studi Islamici a Napoli dedicandosi poi alla ricerca (due volumi d’islamistica: "Mediterraneo e Sardegna nella antica cartografia musulmana", Cagliari 1996). Vengono quindi lunghi anni d’insegnamento nella scuola superiore, variamente sperimentando la tecnica drammaturgica nelle classi. Passa poi dalla saggistica a una scrittura più creativa, sia per il cinema (segnalazione al premio Solinas nel 1994) che per la narrativa (premio e pubblicazione al Concorso di Letteratura Sarda, Cagliari 1996; presentazione mensile sul sito web ROMACULTURA della serie di racconti "Occhio di Gufo", mentre attendono ancora nel cassetto le storie di "Passi nel tempo" ed il romanzo "O Palestina") e per la poesia ("Canzoni di terra e di mare" per la Hibiskos nel 2005 e le inedite ballate "Storie di donne di storia" messe in scena integralmente, per la sua stessa regia, a Nuoro, nel 1999, e parzialmente a Cagliari, nel 2000). Ma il suo amore più antico è il teatro: "Cani di sole cani di luna", due atti editi su SIPARIO, n° 530/31, 1993; "Il canto del delfino", tre atti sempre su SIPARIO, n° 546, 1994; "Come l’airone cinerino", due atti ancora su SIPARIO, n° 613/14, 2000. E’ in fase di scrittura la trilogia di monologhi "Donne d’Esilio".
Margherita Pinna è stata ed è sempre vivamente interessata a ritrarre l’universo femminile nel mondo e nella storia al di là di ogni preconcetto, diaframma o qualsivoglia frontiera.
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