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S I P A R I O : Paolo Poli


Paolo Poli
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Cyclopedia Autori : Paolo Poli


Paolo Poli

Paolo Poli nato a Firenze nel 1929, attore, regista e autore, dopo essersi laureato in letteratura francese con una tesi su Henry Beque, insegna e lavora per la radio, oltre che recitare in compagnie vernacolari. Nel 1959 entra a far parte de “La Borsa di Arlecchino”, il piccolo teatro d'avanguardia che nasce a Genova grazie a A. Trionfo. Ma suo primo vero spettacolo è nel 1961, Il Novellino, che va in scena alla Cometa di Roma. A cui fanno seguito una serie di spettacoli divertentissimi, costituiti in gran parte da montaggi di testi letterari commisti ad altre fonti di varia cultura o di cronaca popolare; è un vero e proprio teatro da camera, che rimarrà la cifra distintiva del suo modo di fare spettacolo.

Ed è l'ínizio di una dirompente carriera: Il diavolo, 1964; Rita da Cascia, 1967 - con cui scandalizza; la rappresentazione verrà sospesa a Milano per oltraggio alla religione e riproposta molti anni dopo; La rappresentazione di Giovanni e Paolo, 1969; Carolina Invernizio, 1969; La vispa Teresa, 1970; L'uomo nero, 1971; Giallo, 1972. A testi più personali, alterna classici (Il mondo d'acqua di A. Nicolajs, Il suggeritore nudo di F.T. Marinetti) e parodie di commedie celebri, come l'esilarante sua interpretazione, nel ruolo della protagonista, de La nemica di D. Niccodemi (1969). In questo periodo gli si affianca come fedele collaboratrice Ida Omboni, e, agli inizi degli anni'70, per un breve periodo, si unisce a lui, la sorella Lucia, come coautrice e attrice (Apocalisse, 1973; Femminilità, 1975). Questa personalissima strada di rivisitazione di testi letterari, montati in scena con siparietti comici da avanspettacolo trova un valido sostegno in divertenti colonne sonore: brani musicali e canzonette d'epoca da lui cantate in falsetto (altra valida collaboratrice per queste ricerche musicale è Jacqueline Perrotin).

Negli anni '90 il bricolage parodistico letterario dei suoi spettacoli si accentua, e inizia la grande saga dei miti. Il coturno e la ciabatta (1990), tratto da Alberto Savinio e scritto da Ida Omboni, con le scene di Luzzati. Poi la divertente rilettura de L'asino d'oro di Apuleio (1996). Nel 1997-98 dà vita ai mitici Viaggi di Gulliver, da J. Swift, ancora con le scene di Luzzati, tenendo sempre alta la propria abilità di artigiano teatrale. Se scarse sono le sue esperienze cinematografiche, notevoli sono invece quelle televisive, da "Tutto da rifare pover'uomo" con Laura Betti (1960) a una ricordata "Canzonissima" (1961), dalle produzioni per ragazzi alla riduzione de "I tre moschettieri" (1976), dal programma "Tra i libri dei nonni" a "Viaggio a Goldonia" di Gregoretti (1982), sempre legato alla cultura grande e piccola dell'Italia fine secolo e di quella del Novecento tra le due guerre, la cultura cioè dei nonni e dei padri, arricchita da una raffinata educazione letteraria, soprattutto francese.

Letto 4954 volte Ultima modifica il Giovedì, 16 Giugno 2011 22:37
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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