Ho avuto il piacere di conversare ed intervistare Alessio Carbone, celebre danzatore proveniente da una famiglia di grandi artisti. Diplomato alla Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano, in seguito danzatore del Corpo di Ballo scaligero e dal 1997 in forze presso il Corpo di ballo dell'Opéra di Parigi dove nel 2001 è stato nominato "Primo Ballerino". Alessio Carbone ha anche fondato e dirige "Les Italiens de l'Opéra de Paris", una Compagnia che riunisce i danzatori italiani del Corpo di ballo dell'Opéra di Parigi.
Caro Alessio tu arrivi da una grande famiglia di artisti, è stato naturale avvicinarti ed innamorarti della danza?
Ho iniziato ad andare a scuola di ballo perché ci andava mia sorella Beatrice, ma poi essendo l'unico maschio mi annoiavo e avrei preferito andare a giocare a calcio con i miei amici! Un po' alla volta mi sono appassionato, vedendo anche che molte cose mi venivano con facilità.
I momenti più belli trascorsi a Milano presso la Scuola di Ballo Scaligera?
Due momenti ricordo in modo particolare del mio percorso alla Scuola di ballo della Scala, uno quando, durante una lezione di danza, il mio maestro Sergej Soloviev mi tirò dietro una sedia perché non avevo fatto un esercizio come voleva lui... Per fortuna mi mancò! E l'altro momento quando, all'8 corso, la Signora Prina, mi disse che la direttrice del corpo di ballo, Elisabetta Terabust, mi voleva per il ruolo di Mercuzio in "Romeo e Giulietta" con la compagnia!!! Un'emozione grandissima che ancora non posso dimenticare!
Hai sempre pensato di intraprendere la carriera di danzatore professionista oppure avevi in mente anche altri lavori da giovane?
L'altro lavoro che avrei voluto fare era il calciatore... E forse a livello economico avrei fatto bene!!
Che tipo di allievo sei stato?
Come allievo sono stato molto disciplinato, grazie anche ai miei genitori che da sempre ci hanno insegnato a vivere nel mondo del teatro.
Gli applausi che momento sono?
Il momento degli applausi per me è il riscontro del mio lavoro, se è stato apprezzato o meno dal pubblico... Il momento della verità!
Che cosa ha significato per te essere figlio d'arte?
Per me essere figlio d'arte significa essere nato con la camicia.
Che tipo di esperienza è stata quella presso la Scuola di Ballo della Scala?
La mia esperienza nella scuola di ballo della Scala è stata molto positiva, è una delle migliori scuole al mondo.
Secondo te, qual è la dote che non può mancare ad un ballerino?
La sensibilità.
Cosa ricordi del magico momento della nomina a Primo Ballerino dell'Opéra di Parigi?
La sensazione più grande è stata la paura di non essere all'altezza.
Le maggiori soddisfazioni professionali che hai ricevuto da questa nomina?
La nomina mi ha permesso di poter accedere a ruoli importanti che come solista non avrei potuto ballare.
Molti danzatori dicono che la danza è sacrificio ed altri dicono l'esatto opposto. Tu da che parte stai?
Secondo me la danza diventa un sacrificio quando non è più una passione.
La vita è fatta di passioni, la danza è una di queste ma ne coltivi altre nel tuo tempo libero?
I miei hobby sono la lettura, amo molto leggere soprattutto saggi e libri di filosofia, che parlano della vita, come essere spiritualmente migliori...
Cosa rende speciale il Corpo di Ballo dell'Opera di Parigi, un'eccellenza nel mondo?
Penso che il corpo di ballo dell'Opéra di Parigi sia eccellente perché tutti gli elementi sono potenziali Solisti e Primi Ballerini!
Michele Olivieri