IL SIGNOR TUTTINOI Siamo nel precipizio. C’è rovina dappertutto. Nulla funziona. Le democrazie sono in disfacimento. I Cittadini del caos hanno paura. Non sanno come uscire dalla tremenda confusione nella quale sono stati gettati da governanti avidi e sciagurati. I Cittadini del caos non sanno più a che santo votarsi. E cominciano intimamente a pensare che per uscire dalla paralisi delle istituzioni e dal blocco della giustizia ci vuole qualcuno che detenga tutto il potere. Qualcuno che stabilisca con totale e immensa autonomia ogni cosa da fare. È solo follia? O è un urlo d’immensa eccitazione irrazionale, col quale i Cittadini del caos credono di poter ripristinare almeno una parvenza di democrazia? E poi: all’urto del tempo regge meglio una democrazia incompleta e difettosa o una dittatura perfetta? La scena si svolge in un luogo aperto, sotto le stelle. Un mucchio di cianfrusaglie, costituito anche da carcasse d’automobili, tegole e caminetti, lastre metalliche, un paio di carrozzine, elettrodomestici. Ma anche crocefissi, libri, sedie, computer e telefonini. Il SIGNOR TUTTINOI e il CITTADINO DEL CAOS sono già in scena. Tutti e due contemplano prima i rottami e poi le stelle. |
PICNIC CON LA GRAMMATICA La scena si rappresenta in un boschetto, con alberelli a forma di punti esclamativi e interrogativi, con rami e foglie e frutti costituiti di parole con doppio plurale o con doppio modo di scrivere e segni grafici (segni di punteggiatura, segni diacritici e altri segni tipografici), che rinviano ai primissimi fondamenti della grammatica italiana. Con questa commedia, Alfa e Beto, due giovani persone innamorate l’una dell’altro, a dirla tutta anche simpaticamente dispettosi, cercano di dare del tu ad alcuni semplici rudimenti della grammatica italiana. Senza volersi in alcun modo sostituirsi alle regole che s’imparano a scuola e sui testi scolastici, Alfa e Beto s’intrattengono in una goliardica scampagnata, durante la quale giocano con i suoni delle parole e con qualche piccolo precetto della lingua italiana. Lo scopo di questo particolarissimo picnic – se proprio gliene vogliamo trovare uno – è quello di avvicinarsi alle norme, a volte imbalsamate e atemporali, con lo spirito moderno: l’unica regola sempre giusta è il rispetto per le regole che cambiano. |