Un esempio, per tutti i sindaci d'Italia
a recuperare spazi per la cultura.
Che la cultura sia un collante è un fatto assodato. In tutti i campi, sociali, economici, giovanili, politici essa rappresenta realmente un trait d'union. Questa riflessione ci induce a credere in una società che viva a vasi comunicanti.
Con questo spirito abbiamo appreso, oggi, alla Conferenza stampa indetta dal Movimento Partecipiamo e dal Comune di Ragusa, che l'Amministrazione ha deciso di procedere l'iter per il ripristino del Teatro Concordia a Ragusa. Erano presenti il Sindaco, Federico Piccitto, il vicesindaco Iannucci, il Presidente del Consiglio Giovanni Iacono, l'ing. Scarpulla, ovviamente i giornalisti delle varie testate, delle televisioni.
Ripristino culturale, in quanto luogo di storia e memoria, e anche ricostruzione della struttura, dal momento che di questa si salva la facciata storica e un interno fatiscente, cui ridare un aspetto funzionale e fruibile dal cittadino, che non sarà costretto ad andare a Catania o Palermo, per vedere uno spettacolo alternativo a quelli che già in realtà sono visibili a Ragusa, prodotti da bravissimi attori e registi del luogo.
3 milioni e ottocento mila euro per il ripristino del Concordia, comprensivi di 1 milione e quattrocentomila euro, da recuperare dal Ministero, ma non persi, e comunque stanziati. Certamente questa somma non sarà sufficiente per la realizzazione del Progetto dello studio Baldo, per cui sarà necessario rimodularlo, facendo, ad esempio, il Teatro, ma non tutta l'area, cioè prima si potrebbe fare il Teatro, poi il restauro della palazzina annessa, come dice l'arch. Aldo Baldo in un colloquio telefonico avuto.
Il dato oggettivo è che ci sarà una conferenza di servizio entro un mese, come dice l'ing Scarpulla, e fra sei mesi il Progetto rimodulato.
Il Teatro della Concordia diventa strumento di pace tra tutti i fautori di esso, Rete Pro Concordia e fautori del Referendum popolare proprio come nel suo passato, quando famiglie della Ragusa dell'800 si unirono, oggi, diremmo in rete, per costruirlo e ridare dignità alla Ragusa Nuova da sempre in contrasto nella sua storia soprattutto ottocentesca con quella di Ibla. Vecchie storie oggi superate.
Grande cosa un Teatro storico come il Concordia per la rivitalizzazione del Centro storico, con una diversificazione ad hoc della produzione dalle altre strutture teatrali in essere, Quasimodo, Vescovado, delle Suore, ex Cinema ideal, Salesiani!
Rosanna Bocchieri