Gregorio Nardi è nato nel 1964 a Firenze, da una famiglia di artisti e di scrittori. Fino al 1987 i suoi insegnanti furono i nonni Rio Nardi e Gregoria Gobbi, un celebre duo pianistico formatosi alle scuole di Giuseppe Buonamici, di Ernesto Consolo, di Ferruccio Busoni. Dal 1980 ha studiato anche con Wilhelm Kempff, del quale è stato l’ultimo allievo.
La sua attività di pianista ha avuto inizio con il successo ai concorsi internazionali Artur Rubinstein a Tel Aviv (1983) e Ferenc Liszt a Utrecht (1986). La sua prima registrazione (Liszt: Réminiscences des Puritains, Dynamic CDS 58) è stata scelta da J. Methuen-Campbell (Gramophone, 1990) tra le migliori pubblicazioni dell’anno. Successivamente, Gregorio Nardi ha inciso per la Phoenix altri due dischi lisztiani (Le Composizioni Religiose per Pianoforte, Ph. 97312; Vom Tode, Ph. 99521) e, in prima assoluta, composizioni del giovane Schumann (Fantaisies et Finale, Ph. 98401; Variations Pathétiques, Ph. 99522; Papilloten Ph. 05001), di Schönberg (A. Schönberg/A. Webern, 17 Frammenti - 5 Composizioni, Ph. 99505), di autori italiani del novecento (Loeffelholz-Lieder, Ph. 00616).
Attivo dal 1992 come critico sulla rivista discografica CD Classica, attualmente scrive recensioni e saggi di argomento storico\musicale sul mensile Musica.
Ha collaborato con attori (Lina Sastri, Ferruccio Soleri), cantanti e voci recitanti (Mark Padmore, Marianne Pousseur, Leonardo Wolovsky), danzatori (Carla Fracci), flautisti (Michele Marasco, Luciano Tristaino), musicologi (Aloma Bardi, Luigi Pestalozza, Gianfranco Vinay), violinisti (Günter Pichler, Ilya Grubert, Renato Zanettovich), con l’Ensemble San Felice e con tanti altri musicisti. Ha inoltre approfondito con entusiasmo la pratica degli strumenti originali ed è stato più volte invitato in Francia e in Italia da Philippe Herreweghe.
E’ stato il primo interprete dei 17 Fragmente di Schönberg, di brani del ‘900 storico italiano, di autori contemporanei quali Pousseur, Donatoni e Berio; e, soprattutto, di importanti inediti di Schumann, Brahms e Busoni.
Ha tenuto Master Classes e letture universitarie in Italia, Israele e Francia; lezioni su Schumann e il Romanticismo (Scuola Normale di Pisa, Université Paris8), e su Busoni e i suoi allievi (ENSM a Parigi); conferenze su Gershwin (Università di Firenze, Ecole Normale Supérieure a Parigi); conferenze-concerto su Alberto Savinio (Convegno Internazionale a Düsseldorf, 2001; Lenbachhaus a München, 2002) e su Arnold Böcklin (Simposio Internazionale a Basilea, 2001), espressioni del suo vivo interesse per il rapporto tra la musica, le arti visive, la letteratura.
Collabora, fin dalla fondazione, con ICAMus (The International Center for American Music) in una serie di progetti per la diffusione della musica classica americana: la registrazione integrale dei Songs di Charles Ives; la prima esecuzione delle versioni inedite della Concord Sonata di Ives; i cicli di Copland, Farwell e Bacon su poesie di Emily Dickinson; il Song-Book di Gershwin.
Vive e lavora nel suo Studio, che fu in precedenza del nonno materno, Piero Bargellini.