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Antonio Fortunato

Antonio Fortunato Antonio Fortunato

Pianista, didatta, compositore e poeta, nato a Marsala nel 1946, studia canto gregoriano al Seminario Vescovile di Mazara del Vallo dal 1961 al 1963; all’età di 18 anni inizia lo studio del pianoforte con il Maestro Aldo Magnato e in seguito con il Maestro Gaetano Cellizza, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "Vincenzo Bellini“ di Palermo. Successivamente prosegue la sua preparazione musicale studiando organo e composizione organistica con il Maestro V. Drago a Palermo e perfezionamento pianistico con il Maestro Michele Marvulli a Bari.

A.F. è stato didatta di lungo corso presso il Conservatorio "Antonio Scontrino“ di Trapani e al Conservatorio "Vincenzo Bellini“ di Palermo (molti dei suoi allievi hanno raggiunto vette notevoli. Degni di menzione sono i pianisti: Salvatore Spanò, Vincenzo Marrone D’Alberti, Daniele Simanella, Sclafani Salvatore e Giacoma Marrone D‘Alberti).

In qualità di pianista ha suonato per conto di associazioni e istituzioni concertistiche prestigiose quali: Amici della Musica di Palermo, Amici della Musica di Trapani, Conservatorio di Palermo, Teatro Massimo di Palermo, I Venerdì Musicali a Catania, AGIMUS, Associazione Albert Schweitzer di Palermo, Castel Sant’Angelo di Roma, Associazione "Nino Rota“ di Bari, ecc... Degni di nota sono: il concerto su quattro tastiere: pianoforte, fortepiano (strumento storico del 1820 appartenente a Clementi & Compani di Londra), sull’armonium e sull’organo Tamburini, eseguito nella Chiesa del Gesù nel 1992 a Palermo; Il concerto al Teatro Vespri di Trapani per il "Bimillenario Virgiliano“, organizzato dal "Centro Ettore Maiorana“ di Erice, in presenza del Prof. Antonio Zichichi e di tantissime personalità della scienza e della cultura del panorama internazionale; il concerto in duo con il violoncellista Giorgio Gasbarro con un programma monografico di musiche sue, eseguito all’interno del Concorso Pianistico Internazionale che si è svolto a Mazara del Vallo nel 1993, organizzato dall’Associazione "L. Van Beethoven“ di Marsala, in presenza del Celebre pianista Aldo Ciccolini, e in duo con il violoncellista Giovanni Sollima con un programma di musiche di Beethoven e mie all’Auditorium Santa Cecilia di Marsala nel 1998.

Come compositore, lunga, eterogenea e vivace è la carriera di Antonio Fortunato. Autore ad ampio spettro che ha sempre posto particolare predilezione per uno stile drammaturgico capace di abbracciare l’umano nella sua complessità e propensione irrinunciabile alla spiritualità. Una visione, questa, che attraverso il nobile linguaggio dell’arte e della musica veicola all’uomo la sensibilità e la profondità di un pensiero che l’autore non rinuncia mai ad esternare nelle sue creazioni.
Fra le sue opere si annoverano: Falcone e Borsellino, La Baronessa di Carini, Le cambiali di Cecé, Maria Goretti su testi di Gasapare Miraglia e Il Carceriere del vento, Salvo D’Acquisto su testi di Claudio Forti. Propio Falcone e Borsellino è l’opera che propone l’esigenza di ricorrere alla produzione artistica per rispolverare l’identità di un popolo che si fa comunità e crede nella lotta per la giustizia. Illuminante è il commento di Marco Betta sull’argomento: “Antonio Fortunato intesse la sua musica nella memoria della grande tradizione operistica, maree sonore, figure sonore iterate che diventano un contrappunto alla denuncia del testo, ariosi e concertati che evocano il senso profondo della storia di chi ha combattuto con forza la violenza ed i soprusi”.

La sensibilità e la vicinanza alla complessità dell’umano si riscontra anche nel Progetto Requiem per mezzosoprano, coro di voci bianche e violoncello dedicato ai bambini vittime di tutte le guerre. Uno spaccato di assoluto rilievo che porta negli spazi dell’arte la sofferenza subita dai bambini schiacciati dal male di chi non pone limiti all’immoralità, al crimine e alla crudeltà. “Egli compone melodie belle e condensate - scrive Peter Tilling - che evocano grandi emozioni, il suo Requiem si colloca nella tradizione dei Requiem-settings dopo Mozart, Schuman, Verdi e Sgambati”.

Di pari attenzione e profondità etica è anche lo Stabat Mater (in terra dolente) in cui l’autore associa l’immenso dolore della Santa Vergine Maria al dolore attuale, urgente e impellente del creato e della Madre Terra quotidianamente martoriata da una devastazione che non sembra più riconoscere il limite e il punto di non ritorno. Si può, dunque, ritenere che “il musicista, sovrapponendo (senza mai sostituirla nell’intensità del suo soffrire spirituale inconsolabile) a Maria, la gemente madre terra oltraggiata, abbia indirizzato e seguito - spiega Gaspare Miraglia - un itinerario di vibrante attualità, affinché a nessuno sfuggisse o si sottraesse a una scottante e palese verità. Maria si dilacerava nell’immenso dolore per la morte del Figlio, mentre, con inequivocabile analogia, madre terra “Stabat” esterrefatta per tutta la brutalità che contro di lei infligge l’umanità “indemoniata”.

Recentemente, nel periodo pandemico (2020-2021), ha scritto il musical "Good year God“; due opere di teatro danza "I figli di Edipo“ e "Caino e Abele“e le opere da camera "L’amore di Antigone“, "Enrico IV, il folle“ e "Leonardo e Salaì“su testi del drammaturgo e poeta Yannis Hott.

Le sue opere compositive hanno spesso goduto del favore della critica specializzata e fra i premi e riconoscimenti si ricordano: il Premio Nazionale di composizione “Fosco Corti” per il brano “Cantantibus Organis” (Arezzo, 2007); la targa “Ettore Gaiezza” alla carriera; l’attestato di nomina a Socio Onorario per l’Unione scrittore e Artisti (Roma, 2007); la targa del Gruppo Medaglie D’Oro al valor militare per l’opera “Salvo D’Acquisto” (Roma, 2002); l’elogio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per l’opera Salvo D’Acquisto (Roma, 2002), tramite Segretariato di Stato; il Riconoscimento dell’Unesco alla Carriera e all’Artista (Trapani, 2007); il Primo Premio “The Sound of Culture 2018” (Palermo, 2018) e il Premio “Aldo Ciccolini” alla Carriera (ULITE libera università di Palermo, 2020).

L’intensa attività compositiva di Antonio Fortunato ha meritato un entusiastico giudizio critico del celebre pianista Aldo Ciccolini, che provenendo da fonte così autorevole va citato in esteso: “E’ estremamente raro inbattersi oggi in un compositore, che lungi dal compiacersi in atteggiamenti pseudo-avveniristici ormai scontati, senta imperiosa l’esigenza di scrivere musica che parta da presupposti di ben altro valore che non quelli, intellettualoidi o addirittura consumistici, che la nostra società in sfacelo ci propone fino alla noia quotidianamente. Fortunato appartiene a quella sparutissima falange di musicisti che hanno detto no al terrorismo culturale. La sua è un’arte di ricerca interiore, di anelito verso altre realtà; arte che non si limita a speculazioni di ordine sintattico-musicale, ma che tende verso orizzonti infinitamente più vasti: quelli della spiritualità. Gli auguro di riuscire nei suoi intenti. Lo merita (Parigi, 1993); in fine, si riporta, qui di seguito, in sintesi, la recensione del compositore Sergio Rendine sulle musiche di Fortunato: <<...Antonio Fortunato ci sommerge di emozioni delicate e violente, morbide e compatte, mai eccessive, sempre calibrate, pesate, ma pur libere e mai retoriche. Nomen omen “Fortunato”. Si, baciato da quella fortuna che è avere un talento puro, senza se e senza ma, il talento dei grandi, e questa è la sua fortuna karmica. Il resto è fatica, sudore, sapienza. Così il “Composto” magico si irradia su di noi che siamo i veri fortunati nell’averlo tra noi...>>.

A.F. ha collaborato con personalità di spicco del panorama artistico internazionale, precisamente:
Con i Direttori d’orchestra Julian Kovacev, Peter Tilling, Stefano Ranzani, Fabio Pirola, Simon Krecic, Salvatore Percacciolo, Jano Acs, Carmelo Caruso, Alberto Maniaci, Alberto Veronesi, Dian Tchobanov, Marcello Rota, Elio Orciuolo, Stefano Mazzoleni, Raffaele Napoli, ecc.; con i solisti Stefano Secco, Adriana Morelli, Lucia Mazzaria, Luca Bruno, Francesco Palmieri, Clara Polito, Enrico Bronzi, Nicola Alaimo, Giovanni Sollima, Giorgio Gasbarro, Trio Siciliano, Giuseppe La Licata, Franco Vito Gaiezza, Cristian Ricci, Sofia Vasheruk, Pavel Jegorov, Vincenzo Marrone D’Alberti, Aldo Ciccolini, Tancredi Fortunato, Diego Cannizzaro, Alessandro Tirotta, Aurora Tirotta, Sonia Fortunato, Emilio Aversano, Franco Foderà, Nello Alessi, Quartetto Russo “Rimsky-Korsakov, Elina Akselrud, Amalia Hall, Bruno Crinò, Alan Chu, Valter Rocaro, Giovanni Mattaliano, Salvatore Spanò, Lucia Clementi, Verena Usemann, Fabio Piazza, Silviu Dima, Mariangela Longo, Michail Rissov; i Registi e Scenografi Mario Mattia Giorgetti, Giancarlo Zanetti, Paola Viviano, Mario Mattia Mucci, Giovanni Mazara, Sergio Rubino, Antonella Conte, Fabrizio Lupo; gli attori Pino Caruso, Ugo Pagliai, Giancarlo Zanetti, Mario Mattia Giorgetti, Claudio Lardo, Edoardo Siravo, Roberto Burgio; i librettisti Claudio Forti, Beba Evola, Gaspare Miraglia; per la danza Eleonora Abbagnato e il corpo di ballo Officina Tersicore diretto da Elisa Ilari.

Le sue musiche sono state eseguite in teatri e sale prestigiose quali: Teatro Massimo di Palermo, Teatro Rendano di Cosenza, Politeama Greco di Lecce, Donizzetti di Bergamo, Teatro Universitario di Monterrey, Teatro Vicenzo Bellini di Catania, Teatro Verdi di Pisa, Teatro Politeama di Palermo, Teatro Argentina di Roma, Sala Glazunov del Conservatorio di San Pietroburgo, Sala Scarlatti del Conservatorio di Palermo,, Sala Laudamus di Messina, Casa Segovia in Spagna, Hong Kong, University of Houston, Istitut de Recherche et Coordination Aucoustichue/Musique (IRCAM) di Parigi, Palazzo Fatta di Palermo, Palazzo Steri di Palermo, Galleria d’Arte Moderna di Palermo, Atrio di Palazzo delle Aquile di Palermo, Teatro di Verdura di Palermo, Complesso San Pietro di Marsala, Teatro Comunale di Marsala, Teatro Tonino Pardo dell’Ente Luglio Musicale Trapanese, Cattedrale di Lund -Gothenbur, Cattedrale di Landesberger, Villa McColdrick – Frakfurt, Auditorium Santa Cecilia di Marsala, Auditorium Sant’Agostino di Trapani, Chiesa di San Francesco di Treviso, ecc.. Recentemente è stato eseguito il brano "A Lucio“ in omaggio a Lucio Dalla, nella Sala Piccola della Filarmonica "M.I. Glinka“ di San Pietroburgo il 26/12/2020, scritto per la Gubernatorskiy Orchestra, in collaborazione con il Consolato Italiano di Cultura.

Il catalogo delle opere di Antonio Fortunato comprende 180 titoli: opere liriche, opere di teatro danza, sinfonie, concerti, opere da camera, arie da camera, musiche organistiche, pianistiche e per vari strumenti, quali: arpa, chitarra, marimba, clavicembalo, per tromba in Si Bem, per CL. In Si Bem., brani sperimentali, una raccolta di poesie, libretti d’opera e il libro “... Il respiro e la gioia della musica...” Una storia vera.

Ultima modifica il Mercoledì, 10 Marzo 2021 09:52
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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