Grazia Di Michele e Platinette
con
IO NON SO MAI CHI SONO
a grande richiesta di nuovo a Roma
Dopo il grande successo del debutto primaverile romano, accompagnato da tre sold out, torna a Roma IO NON SO MAI CHI SONO il nuovo spettacolo teatrale di Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi (Platinette).
A ospitarlo, il prossimo mercoledì 20 luglio, saranno i Giardini della Filarmonica Romana, nell'ambito del cartellone estivo "I solisti del teatro", il festival diretto da Carmen Pignataro e definito dalla stampa come "la rassegna più interessante e raffinata dell'Estate Romana".
Il titolo dello spettacolo è ripreso dall'inciso di "Io sono una finestra", il brano che Grazia Di Michele e Platinette hanno presentato al Festival di Sanremo del 2015, aggiudicandosi il premio Lunezia per il miglior testo e il premio Le cento radio per la migliore interpretazione. Se il brano sanremese era una sfida al pregiudizio, che spesso rischia di non far comprendere la bellezza dell'essere umano, con IO NON SO MAI CHI SONO Grazia Di Michele e Platinette, con ironia e dolcezza, fanno un ulteriore passo nel complesso mondo della psiche, dove si forma l'identità di ciascuno di noi, e tra parole e musica portano in scena il tema dell'identità a partire dalla sua manifestazione più eclatante: la sua perdita.
Canzoni, dialoghi e monologhi compongono la struttura su cui fioriscono momenti esilaranti e di grande poesia. "Indossiamo quotidianamente tante maschere per proteggere quell'io che riteniamo fragile – dichiara Grazia Di Michele. IO NON SO MAI CHI SONO nasce dal sospetto che liberare quell'io interiore possa immergerci nella bellezza e nell'amore. Ne abbiamo le prove e ve le vogliamo mostrare." Sul palco ci saranno anche Fabiano Lelli alle chitarre, Andy Bartolucci alla batteria e percussioni e Francesco Puglisi al contrabbasso. Special guest l'attrice Alessandra Fallucchi e la giovane cantante Vanessa Melis.
20 luglio 2016 - ore 21.30
Roma – Giardini della Filarmonica - Via Flaminia, 118
Il Festival dei "Solisti del Teatro"
merita una insolita serata.
Repliche fino al 7 settembre.
di Mario Mattia Giorgetti
I romani certamente conosceranno il Parco dei Giardini della Filarmonica Romana di via Flaminia 118, dove da 23 anni s'incontra il Festival dei "Solisti del teatro", che Carmen Pignataro, ci offre con tanta generosità e abnegazione. E se non lo conoscono questo meraviglioso parco popolato da piante d'alto fusto e nutrita chioma, da una moltitudine di canne di bambù lunghe lunghe, con un giardino "casual" arredato di divani, sedie alla rinfusa, tavoli di legno grezzo e genere, candelabri con candele accese, il tutto stagliato su una facciata lignea da film western, (ex sala dei concerti della Filarmonica), devono riparare al vuoto e andare tutte le sere fino al 7 settembre a godersi la frescura, gli spettacoli, e il buffet e i drink offerti dallo staff di "Le Miracle", a prezzi modici .
E poi fare anche "passa parola" a chi transita su Roma. E invitarlo ad andare. Come è capitato a noi che per una sera ci siamo goduti un insolito spettacolo che sta tra l'intrattenimento colloquiale, canzoni, monologhetti, battute ironiche all'indirizzo dei politici di turno, autocritiche sulla diversità, episodi di maltrattamento sulle donne, un lungo elenco sui comportamenti delle monsulmane che non devono fare, pena il castigo dell'uomo, esibizioni musicali di un trio composto da contrabasso (Francesco Puglisi), batteria e percussioni (Andy Bartolucci), chitarre (Fabiano Lelli) che fanno da supporto ad una coppia nata per caso ma che merita di sopravvivere al tempo. Si tratta di Grazia Di Michele e di Platinette che hanno strutturato uno spettacolo spontaneo, all'insegna della improvvisazione con battute folgoranti, sia verso il "sistema" tutto, sia verso se stessi.
Si apre con Grazia Di Michele che racconta episodi di donne non fortunate in amore, seguite da canzoni appropriate e bene interpretate e, quindi, applaudite; segue anche la lettura dell'elenco di cui si è detto, che serve anche a introdurre una giovane cantante allieva della Di Michele che fa un bell'esordio esibendosi; poi arriva il turno di Platinette con il suo parruccone argenteo, il trucco accentuato, indossa lunga camicia bianca e calza stretti pantaloni neri. E da qui ci si accorge perché la Di Michele sia vestita con un abito diviso da due strisce una bianca e una nera. I due vogliono simboleggiare la diversità della natura che può convivere sulla stessa persona, tanto è vero che la schermaglia tra donna e uomo, ha determinato il titolo "Io non so mai chi sono".
L'arrivo di Platinette in scena ha dato una scossa a tutto lo spettacolo, diventando irriverente, sarcastico, pungente, coinvolgente per un parterre di pubblico colto, pronto a partecipare al gioco. Serata unica, peccato! Meritava più repliche sia per la bravura di tutti, sia per l'intelligenza dei contenuti.