Misura per misura
di William Shakespeare
Regia di Giacomo Bisordi
Produzione:
Coproduzione Politeama srl – Teatro di Roma e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
Cast
Bargello: Matilde Bernardi
Claudio: Lorenzo Ciambrelli
Bernardino, Frate Tommaso: Flavio D’Antoni
Angelo: Michele Lorenzo Eburnea
Pompeo: Adriano Exacoustos
Gomito, Boia: Marco Fanizzi
Isabella: Chiara Ferrara
Giulietta, Francesca, un Giudice: Francesca Florio
Lucio: Diego Giangrasso
Duca: Jacopo Nestori
Madama Sfondata, Frate Pietro: Eleonora Pace
Escalo: Gabriele Pestilli
Marianna: Zoe Zolferino
Regia: Giacomo Bisordi
Traduzione e adattamento: Cesare Garboli
Assistente alla Regia: Marco Corsucci
Scene: Massimo Troncanetti
Costumi: Francesco Esposito
Musiche originali: Vadalà
Movimenti di scena: Marco Angelilli
Direzione tecnica: Stefano Cianfichi
Light Designer: Umile Vainieri
Sound Engineer: Daniele Patriarca
Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti
Stagione 2021 - Serale
Dal 19 al 29 Agosto 2021
Cosa avrà voluto dire Shakespeare in Misura per misura? Non ci si risolve se si tratta di tragedia o commedia. Teatro dei problemi? Soluzione che poco soddisfa i palati esigenti. Quarta via: teatro nel senso puro, espressione estetica della realtà raccontata in metafora. Ecco lo spirito col quale che i giovani bravissimi attori dell’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, diretti da Giacomo Bisordi, hanno inscenato l’opera shakespeariana al Globe di Villa Borghese.
Vienna è guidata da un solo uomo: il Duca. La città è la patria della dissoluzione: bordelli, meretrici che ostentano lussuria, persone incuranti del rispetto di ogni norma morale. Le leggi ci sono, ma non sono applicate né rispettate. Il Duca è incurante di tutto. Occorrerebbero seri provvedimenti per evitare la catastrofe. Ma egli non prende in mano la situazione. Anzi: decide di andar via per un po’, lasciando a suo cugino Angelo - puritano e uomo probo - il governo.
Angelo, all’apparenza dimesso e fragile, si dimostrerà l’opposto: rigoroso, impietoso, duro. Applicherà alla lettera le leggi. Chiuderà tutti i bordelli e non esiterà a punire con la morte chiunque pratichi la prostituzione e ceda ad ogni forma di immoralità.
Ma dietro questa maschera di probità, cosa si nasconde? Angelo, in fondo, è un uomo. Ha le sue debolezze, qualche vizio nascosto e ben dissimulato. Anche lui finirà per cedere alle tentazioni della lussuria e a pagare per gli errori commessi, sia da politico che da persona.
Misura per misura: ogni azione ha un premio o un castigo. Non si sfugge. Lo dirà il Duca, tornato di sorpresa e pronto a governare con mano saggia dopo aver visto, mascherato da frate, le nefandezze di cui è capace l’uomo da lui delegato.
La rilettura fatta da Bisordi è moderna ma non stona con l’ambientazione originaria. Niente abiti antichi, palazzi elisabettiani, capigliature seicentesche. E però si respirano le atmosfere degli anni di Shakespeare!
Ciò che è possibile a patto di concentrarsi sui personaggi e gli archetipi che esprimono. Angelo: il politico di machiavelliana memoria ma male interpretato dagli inglesi. Isabella: la virtù immacolata. Il Duca: la Verità mascherata da innocente menzogna. A questo punto poco importa l’epoca in cui Misura per misura è ambientata. Ecco perché alcuni innesti contemporanei (Un’estate al mare di Giuni Russo, o la sit-com di tipo americano con la quale si prepara il finale della commedia) risultano coerenti.
Bravissimi i giovani interpreti dell’Accademia. Michele Lorenzo Eburnea ha tratteggiato un Angelo di ghiaccio, laido pur in apparenza dolce e fragile. Ottimi i suoi tempi di recitazione e la sua espressività mimica. Chiara Ferrara: un’Isabella innocente ma non del tutto ignara della vita; un’interpretazione misurata e calibrata nei toni drammatici. Jacopo Nestori è stato un Duca ironico, leggero ma deciso e intelligente, multiforme e rapido. La voce un tantino sgranata ma sempre potente e ben modulata, ha conferito al personaggio autorevolezza e maturità.
Pierluigi Pietricola