Il Festival dell'Eccellenza al Femminile ha animato Genova dal 19 al 25 novembre 2012 con una fitta serie di dibattiti, incontri, spettacoli, tutti centrati sulle donne e il loro rilievo nella società. Con la direzione artistica di Consuelo Barilari, attrice e regista, il Festival, giunto alla VII edizione, ha portato alla ribalta modelli femminili della storia, come le profetesse nella Bibbia, o della politica come Nilde Jotti e i problemi attuali come la violenza nella strada e in famiglia, la vivibilità nel centro storico e la questione "donne e mafie", che sono stati dibattuti da sociologi, magistrati e docenti. Di attualità le donne nelle imprese, da Irene Pivetti capo del progetto Only Italia in Cina, a Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni Unione Europea, a Manuela Arata, presidente del Festival della Scienza.
Nel multiforme programma entra anche il teatro con una rassegna di spettacoli sul tema "Il Femminile dal Mito alla cronaca." Spicca su tutti "Cassandra o del tempo ritrovato", di e con Elisabetta Pozzi, si distingue "Donne: parole musica e immagini" di e con Chiara Muti insieme a "Lei forse capirà" di Claudio Magris con Daniela Giovannetti. Di impegno sociale "Le Ribelli", storie di donne che hanno sfidato la mafia per amore, tratto dall'omonimo libro di Nando Dalla Chiesa e interpretato da Fabrizio Matteini. Lo spettacolo forse più originale è " Beatrici", testo e regia di Stefano Benni, che presenta le donne con humour e irriverenza.
Un incoraggiamento per i giovani autori è il neonato "Premio Ipazia alla nuova drammaturgia", gli autori sono veramente un mondo sommerso a giudicare dalle innumerevoli adesioni giunte al "Concorso Autori Italiani", indetto da Sipario, mensile italiano di spettacolo. Tre autrici hanno meritato il premio, Francesca De Rossi con "Scatole nere", Federica Sustersic con "Mi hai salvato, angelo mio", e IlariaNina Zedda con "Ta Brigungia!" (la vergogna).
L'importante "Premio Ipazia all'Eccellenza Femminile" è stato attribuito alla poetessa Maria Luisa Spaziani.
Resta da dire che il programma molto spazioso del Festival, con nomi e personaggi di richiamo, non ha incluso donne meno note, ma altrettanto eccellenti.