Concept e performance: Alessandra Cristiani
Voce e materiali sonori: Marcello Sambati
Luci: Giovanni Staropoli
Fotografia: Daniele Vita
Produzione: Teatro Akropolis
Genova, Palazzo Ducale, 10 novembre 2018
Il Butō, disciplina artistica di danza contemporanea giapponese, è uno dei protagonisti della IX edizione del festival Testimonianze Ricerca Azioni, organizzata dal Teatro Akropolis di Genova. Alessandra Cristiani, allieva del maestro Masaki Iwana e danzatrice di grande preparazione e disciplina artistica, ha portato in scena lo spettacolo Clorofilla. L'artista è presente in scena fin dall'entrata degli spettatori che la vedono sullo spazio scenico raccolta in una nudità delicata, quasi fosse una creatura primigenia. La danzatrice muove da terra i primi movimenti lenti ed elastici che rinviano alla nascita di un fiore e al distendersi degli arti dei neonati. Alessandra Cristiani da subito offre un'immagine dinamica, pur nella sua lentezza. Il taglio delle luci sul corpo della danzatrice, compie un prodigio che dalla scena si sublima nell'emozione del pubblico. L'artista ricorda la perfezione delle statue classiche, dove il corpo è la stessa natura che si compie, desta, plasma e rigenera. I suoni della natura che accompagnano la danza rimandano ad un senso di nitida eleganza. In effetti la fisiologia del corpo si purifica nella sua essenza primordiale. Il corpo della Cristiani in Clorofilla è un'essenza che racconta un'umanità che si riscopre e si risveglia dal torpore. Lo spettacolo fa risaltare il talento e lo studio di una danzatrice di notevole capacità, quando alla lentezza e alla misura delle battute iniziali segue una fase dinamica, convulsa e potente, dove il corpo si muove in un turbinio che sa di natura così come era accaduto nella fase della lentezza del risveglio iniziale. Così accade che le espressioni facciali cambino rispetto alla prima parte, facendosi nel corso dello spettacolo più intense ed energiche. Clorofilla è danza vitale e intrigante, i cui movimenti veicolano memorie prenatali di naturalità e purezza che sembrano oggi smarrite. La danza di Alessandra Cristiani è resistenza e rottura dinamica resa con il linguaggio universale di un corpo che si fa progressivamente potenza viva.
Gabriele Benelli