Liberamente tratto da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare
Cie Twain Physical Dance Theatre
di Loredana Parrella
Creazione per 10 interpreti / un progetto di Loredana Parrella
Regia e coreografia Loredana Parrella
Testi Aleksandros Memetaj
Progetto luci Gianni Melis
Direttore tecnico Marco Guidi
Assistente alla coreografia Yoris Petrillo
Comunicazione, immagine e costumi Gianluca Formica
Grafica Enea Tomei
con Gianluca Formica, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, Luca Zanni, Elisa Melis, Giulia Cenni, Aleksandros Memetaj, Maria Stella Pitarresi, Marco Pergallini.
Produzione Twain Centro di Produzione Danza Regionale
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Con il sostegno di Mibac, Regione Lazio e Comune di Tuscania
presso Teatro Fabbri di Vignola, 26 Ottobre 2019
La visione artistica di Loredana Parrella, direttrice artistica di Twain Centro di Produzione Danza è un intreccio di passione e approfondimento. Con il Twain Centro di Produzione Danza questa artista sviluppa da un lato ricerca e sperimentazione coreografica, dall'altro non perde di vista la centralità delle storie che affronta, l'esplorazione dei linguaggi e delle tradizioni diventa un viaggio attraverso i corpi per indagare e rappresentare l'uomo da un punto di vista alternativo, sempre alla ricerca di nuove prospettive, la realizzazione di un incontro tra culture e storie diverse. Ultima creazione della coreografa Loredana Parrella, sui testi del drammaturgo italo-albanese Aleksandros Memetaj, Juliette riscrive quel momento del quinto atto dell'opera shakespeariana Romeo e Giulietta in cui Giulietta si sveglia, trova di fronte a sé i cadaveri di Paride e Romeo, estrae il pugnale e si uccide. Dieci interpreti del Twain physical dance theatre con questo spettacolo di teatro danza danno vita ad un racconto corale, accompagnato da un innovativo dj set, in cui Giulietta, ora Juliette, decide di vivere. Sulla scena non manca nessun elemento canonico della tragedia originaria, la famiglia, il cugino, la nutrice, Mercuzio, il frate, Romeo, ma l'ambientazione è spostata nel mondo di Frate Lorenzo, che fa da cornice a questo viaggio fatto di ricordi, tensioni ed amori. E' un viaggio intenso, in cui differenti anime con differenti punti di vista si ritrovano per poi ripartire in direzioni diverse. Il risultato è un teatro vivo, dove però la necessità di cercare, la curiosità di trovare alternative al percorsi consolidati e la possibilità di esplorare una nuova direzione narrativa coinvolge soprattutto la scrittura scenica e teatrale, mentre la parte coreografica, che vorrebbe ogni singolo gesto donare al corpo dell'interprete spessore e bellezza, non rispetta le aspettative. Anche se è chiaro che gli artisti, di cui non si può ignorare la perizia tecnica, si mettono a completa disposizione per questa modalità di ricerca, la cesura che si produce tra la parte teatrale e la parte tersicorea dello spettacolo è netta e il risultato in questa prova di teatro danza è l'affiancamento dei due linguaggi, che non arrivano mai alla fusione né all'intreccio coeso o mutuamente sostenuto. Non siamo di fronte nemmeno al contrasto di due linguaggi, assistiamo semplicemente alla ripetizione di una storia narrata con due diversi vocabolari e lessici.
Giulia Clai