di Emiliano Pellisari
Trilogia Divina Commedia
Teatro Vittorio Emanuele, Messina dal 27 al 29 gennaio 2012
MESSINA - L'Inferno di Dante, quello più amato dagli studenti e da mattatori teatrali del calibro di Gassman, Bene, Albertazzi, Benigni, nonché da una sfilza d'artisti artefici nei secoli di opere poetiche, musicali, pittoriche e scultoree, diventa ad opera di Emiliano Pellisari un balletto acrobatico che sfida le leggi della gravità. Infatti i sei funambolici danzatori, Mariana Porceddu, Annalisa Ammendola, Giulia Consoli, Gabriele Bruschi, Yara Molinari, Patrizio Di Diodato, sono riusciti a meravigliare il pubblico del Vittorio Emanuele, facendogli più volte esclamare dei lunghi ooohhh e uuuhhh! come può succedere assistendo alle acrobazie degli artisti del Cirque du Soleil o alle incredibili figurazioni dei tanto decantati Momix. Con la differenza qui che i sei danzatori agiscono sempre all'interno d'una nera cornice quadrata, chiusa da un velatino trasparente, somigliante ad un retablo, un tableau vivant i cui corpi in altorilievo fuoriescono dalla tela come è dato da vedere in quelle bianche pale barocche all'interno delle chiese nel medesimo stile o in alcuni spettacoli teatrali di Giorgio Barberio Corsetti. In questo Inferno di Pellisari le luci caravaggesche di Filip Marocchi, le musiche del genere etno, classica e ambient e gli effetti speciali si integrano felicemente con la danza, l'atletica circense, il mimo e le composizioni corporali spuntano dal buio come per incanto. Sembrano dei nipotini dell'Uomo Ragno questi sei danzatori che in un attimo li vedi salire e scendere dall'alto, formando quadrati rombi, triangoli, esagoni e poi, come quando si scuote un caleidoscopio, ecco ri-assumere delle figurazioni altre con grande godimento degli occhi. In alcuni momenti sembra di trovarsi davanti ad un dipinto di Hieronymus Bosch in cui i personaggi raffigurati si mettono in moto assumendo le sembianze più raccapriccianti. Ecco un totem umano somigliante alla Torre di Pisa. Paola e Francesca volano nel cielo con il libro galeotto. Gruppi di dannati cadono in terra come foglie morte. Sciamani arabi galleggiano sospesi nel limbo. Minosse immobile è sospeso al soffitto. Angeli e diavoli si combattono nello spazio in duelli virtuali. E' un Inferno in cui si annulla la fisica del reale e tutto appare come un sogno ad occhi aperti. Spettacolo unico, affascinante, salutato durante e alla fine da applausi oceanici.
Gigi Giacobbe