di Emio Greco e Pieter C. Scholten
luci: Henk Danner
scene: Emio Greco e Pieter C. Scholten
costumi: Clifford Portier
con Ty Boomershine, Vicotr Callens, Vincent Colomes, Sawami Fukuoka, Emio Greco, Nicola Monaco, Marie Sinnaeve, Suzan Tunca
Avignone, Cour du Lycée Saint-Joseph, 23 e 24 luglio 2008
Otto corpi nudi scatenati sulle note della Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven suonata a palla. Una sarabanda infernale di dannati immersi in una luce calda. Corpi asciutti e muscolosi, quattro uomini e quattro donne, paiono usciti da una stampa di Gustave Doré. È il momento più impressionante di Hell di Emio Greco e Pieter C. Scholten visto al Festival di Avignone e in arrivo a Torinodanza il 10 e 11 ottobre. Punto di partenza l'Inferno di Dante e le immagini che questo ha ispirato nelle arti visive. Hell si apre con i danzatori come monaci coperti da un lungo saio di garza nera assatanati in una danza su musica disco. Poi un flash improvviso di luce inonda il palcoscenico e mette in rilievo sulla sinistra un albero spoglio e scheletrico (la riva del fiume Stige?). Sulla destra un arco di lampadine rievoca il mondo dello spettacolo.
I danzatori passano attraverso diversi stili: un tango, varie nudità, una lunga sequenza sul silenzio, esibizioni di bravura in una scenografia fatta soprattutto di luci in bianco e nero sensazionali.
Sergio Trombetta