coreografia: Lloyd Newson e i danzatori
costumi: Uri Omi
luci: Beky Stoddart
suoni e musiche: Adam Hooper
con Ankur Bahl, Dan Canham, Seke Chimutengwende, Ermira Goro, Hannes Langolf, Coral Messam, Paradigmz, Rafael Pardillo, Ira Mandela Siobhan
DV8 Physical Theatre
Festival d'automne de Paris
Créteil, Maison des Arts Créteil, dal 22 al 25 ottobre 2008
Il titolo, To be straight with you, significa «A essere franco con te» ma anche «Se devo fare l'etero con te». Perché il nuovo spettacolo di Lloyd Newson per il famoso gruppo Dv8 (leggi «deviate») ha per tema l'omofobia. Quella che si annida nelle enclave etniche britanniche (pachistani, nigeriani, caraibici); quella che costringe molti rifugiati per motivi sessuali a chiedere asilo nel Regno Unito.
To be straight with you, presentato al Festival d'automne di Parigi e ora in tour per l'Europa (verrà in Italia nel 2009), è danzato, agito, recitato sui testi di 85 interviste in questi due mondi opposti. Ed è una scommessa portentosamente vinta. Perché Lloyd Newson, oltre che persona socialmente impegnata, è un grandissimo uomo di teatro, capace di rendere visivamente lo strazio di chi ha lasciato il proprio paese perché perseguitato; e l'arroganza di chi calpesta i diritti altrui. Fa paura sentir dire a un giovane islamico inglese: «Non ho niente contro i gay, ma se questo paese diventerà musulmano per loro non ci sarà più posto».
Sergio Trombetta