Compagnia Finzi Pasca
Di: scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca
Autore, regista, co-design luci e coreografie: Daniele Finzi Pasca
Direttrice di creazione, produttrice e partecipazione alla scrittura: Julie Hamelin Finzi
Scene: Hugo Gargiulo
Produttore esecutivo e consulente artistico: Antonio Vergamini
Co-design luci: Alexis Bowles
, Video designer: Roberto Vitalini
Assistente alla regia: Geneviève Dupéré
Costumi: Giovanna Buzzi
, Musiche: Maria Bonzanigo
Sound design e co-design coreografie: Maria Bonzanigo
Make-up designer e hairstyle designer: Chiqui Barbé
Direttore di produzione: Marc Laliberté
Consulente artistico: Fabrizio Arigoni
Ricercatore: Facundo Ponce de León
Creatore di sculture coreografiche: Toni Vighetto
Ideatrice Carré: Mariève Hémond
Coreografie Carré: Annie-Kim Déry
Ideatore ruota Cyr: Daniel Cyr
Regia: Daniele Finzi Pasca
Produzione: Compagnia Finzi Pasca, tour italiano a cura di ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna
©Salvador Dalí, Fundación Gala-Salvador Dali
Trieste, Politeama Rossetti 19 novembre 2015
L'eclettico artista svizzero (regista, attore, scrittore, coreografo), noto anche per aver firmato le performance Rain (Cirque Éloize) e Corteo (Cirque du Soleil), elabora una partitura complessa, intrecciando linguaggi e suggestioni legate al circo con i topoi figurativi ambigui del pittore catalano. Un connubio surreale e malinconico, comico e poetico che blandisce il pubblico con lusinghe ottiche ed echi di una cifra spettacolare d'antan. Compare sulla scena all'esordio la figura misteriosa ed ingenua di una presentatrice-domatrice in abiti maschili e dall'accento francese, a spiegare che quella tela è lì, davanti agli spettatori, per essere battuta all'asta al fine di ricavare dei fondi per una casa di riposo che accoglierà artisti decrepiti di ogni tempo...è solo un frammento verbale che si insinuerà tra tutte le altre intriganti cifre estetiche dello spettacolo. Partiranno poi le suggestioni delle piume di struzzo e delle paillettes in un improbabile balletto d'avanspettacolo, la reificazione continua degli elementi disegnati (e intuiti) sul telone (uomini con il tutù, biciclette con la testa di toro, salti mortali sulle stampelle, soffioni giganti che stanno per liberare i semi e musicisti e giocolieri con la testa di rinoceronte...) e continue, rutilanti, incredibili esibizioni acrobatiche e prove di abilità di ogni genere che travalicano anche le aspettative più oniriche. Quello che sperimentiamo (è innegabile) è tutto di cartapesta ma anche terribilmente coincidente con la Verità della vita, con la leggerezza dei desideri, con la spensieratezza del gioco, con la dolcezza appagante che si alimenta dei ricordi d'infanzia. Il cuore si riempie così di una naïveté ma prima provata: idee che rimbalzano e sfumano in simboli e metafore, sensazioni che creano quadri, sguardi e intese che dominano corpi fluttuanti, noncuranti della forza di gravità.
La bellezza delle luci e dei costumi, il talento corale degli interpreti, l'imprevedibilità delle attrezzerie sceniche e delle coreografie, il fascino delle pagine musicali scelte creano un unicum teatrale da tesaurizzare e serbare con cura nel cantuccio delle memorie più personali. Il nouveau cirque di Finzi Pasca è una festa cui bisogna assolutamente partecipare.
Elena Pousché