Scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca
Direttore artistico: Jeannot Painchaud
Scene: Hugo Gargiulo, Costumi: Linda Brunelle
Coreografie, musiche originali e arrangiamenti: Maria Bonzanigo.
Interpeti principali: Gustavo Lobo Alves Da Fonte, Ponzalo Munoz Ferrer, Joseph Pinzon, Evelyne Allard, Evelyne Laforest, Stephane Gentilini, Felix Salas, Catherine Girard
Cirque Eloize & Teatro Sunil. Genova
Teatro Gustavo Modena 2008
Acrobazia e poesia, sogno e humour sono in sintesi la chiave di lettura di questo spettacolo affascinante, ricco di invenzioni scenografiche e trovatine fantasiose, profuse a pieno ritmo per sorprendere lo spettatore che è già incantato dalla eccezionale bravura degli interpreti, tutti acrobati, ballerini, suonatori e clown.
In un mondo avvolto dalla nebbia ogni cosa è possibile: i corpi sembrano senza peso quando volteggiano lassù da un trapezio all’altro o si lanciano in salti mortali o si reggono in equilibrio su un piccolo bastone, mentre figure indistinte passano velocemente sullo sfondo e svaniscono come in un sogno. La dimensione onirica è l’ispirazione di fondo a cui si collega il tema del volo: palline, fionde piumate, stelle cadenti, attraversano a grande velocità il palcoscenico in gara quasi con acrobati e ballerine che si librano nell’aria. Il bello è che tutto sembra casuale ed invece è frutto di studio, precisione e sincronismo. Piccoli dialoghi, canzoni e musica intervengono per interrompere la tensione delle prove acrobatiche e puntuali come in ogni circo arrivano i clown, ma la loro comicità è legata più ad un sentimento di nostalgia per la casa della nonna che alle tipiche battute cistercensi. Si crea a volte un’atmosfera magica accentuata dalle luci, i suoni e i colori (solo il canto sembra dare poche emozioni) e sottolineata dalle incredibili prove degli interpreti, tutti encomiabili.
Etta Cascini