Sergio Micheli e Paola Micheli IL CINEMA ITALIANO DAL SONORO AL NEOREALISMO (1930-1945) Betti, Pisa, euro 50.00, (2 volumi) pp. 437 + 395 (CINEMA - Alberto Pesce)
La rivoluzione del sonoro è la grande occasione per il nostro cinema d'uscire dalla catalessi degli ultimi anni del muto. Sul piano industriale con la rinascita della Cines, su quello politico con il graduale e scaltro interessamento del dirigismo fascista, su quello realizzativo con l'abbrivio di Righelli e Camerini in film garbatamente musical-sentimentali prima di orientarsi, non senza formali e tematici vari svicolamenti altrove,su quel più libero respiro che è il neorealismo. Sergio Micheli e sua figlia Paola ne profilano il quadro storico in due corposi volumi con l'assillo di rimettere dentro il proprio discorso quanto via via "documentato" lungo il quindicennio 1930-45. Anche film: il secondo volume, da La canzone dell'amore (1930) a Tutta al vita in 24 ore (1944) allinea addirittura 343 schede, con l'impegno di puntualizzare trama, dettagli, giudizio con "il senno del poi", dopo ulteriore visione specifica a eventuale correttivo di valutazioni d'epoca proprie o altrui magari insufficienti o distorte. Ma, frutto di ancora più certosino scandaglio, dopo una premessa che anche per esemplificare la propria metodologia critica si concentra su un inedito Quo vadis (1921) del conterraneo Luigi Bonelli, i due studiosi senesi con una scrittura a caldo (non priva di refusi), magari zigzagando tra gli argomenti a macchia di leopardo, si concentrano su tutti gli aspetti del panorama, retroscene di produzione, "veline" di regime", generi prototipi, rapporti cinerma-pittura-musica, fumetti, personalità di spicco. E lo fanno includendovi lunghi stralci di quotidiani, settimanali, riviste specializzate d'epoca, infilando personali interviste a Bonelli, Roberto Villa, Lilia Silvi, Luigi Scarabello, Maria Mercader, Maria Denis e un'appendice di fotoritratti e disegni d'humour.
Alberto Pesce
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