Festival di Musica Sacra
direttore artistico: Sir John Elliot Gardiner
Pisa, Chiesa Cattedrale 2007
Il sesto anno d’Anima Mundi, il festival di musica sacra che si svolge nella splendida cattedrale di Pisa, ha tenuto a battesimo il nuovo direttore artistico John Elliot Gardiner. Raccoglie una preziosa eredità di Sergio Sablich, studioso e promotore d’eventi eccezionali, come questa manifestazione pisana, dove in pochi anni abbiamo udito cose indimenticabili, e non facili da trovare in altri cartelloni italiani. Ora, dopo il congedo dalla vita di Sablich, il festival è nelle mani di Gardiner e della Fondazione Katia e Marielle Lebèque.
Si sa che ad ogni cambiamento corrisponde una nuova impronta, cosicché da quest’edizione possiamo prevedere un festival non più soltanto votato alla musica sacra, sia pure nella più ampia accezione di religiosa e non strettamente liturgica. Se come quest’anno, infatti, il programma continuerà ad aprire a composizioni non collocabili nel genere sacro, confessiamo di provare una certa nostalgia per il festival di prima.
Senza dubbio il programma 2006 era di alta qualità ed ha aperto col giovane divo del podio Daniel Harding, al quale sono seguiti interpreti stellari con repertori innegabilmente soggioganti. Pensiamo, ad esempio, a Mariss Jansons, a Viktoria Mullova, alle sorelle Lebèque e allo stesso Gardiner. Da parte nostra, però, rimaniamo ancorati a quel sacro così poco udito e del quale scarseggia anche la discografia. Ad onor del vero, il festival pisano si è identificato con particolare felicità nel filone delle Repubbliche marinare (geniale idea di Gardiner), Venezia, Amalfi e Pisa, affidato a super specialisti. La padrona di casa, Pisa, si è celebrata con le “Lamentationes Hieremias Prophetae” di Emilio de’ Cavalieri, probabilmente composte per le festività pasquali del 1588, allorché il musicista si trovava al servizio del cardinale Ferdinando de’ Medici a Firenze. Superba composizione eseguita dal gruppo della Venexiana diretto dal controtenore Claudio Cavina e i cantori gregoriani diretti da Fulvio Rampi eccellente gruppo vocale a voci maschili, che si intercalano coi Responsori alle Lamentationes. Gardiner, coi suoi English Baroque Soloist e il Monteverdi Choir ha preferito, ma era scontato data la sua nota passione per la musica veneziana del Seicento, per la repubblica di Venezia ed ha ammannito al pubblico Gabrieli, Monteverdi, Rigatti (una vera scoperta il suo Dixit Dominus), Croce e Grandi, utilizzando cori spezzati e dislocando gli strumentisti in diversi punti della cattedrale, che si è trasformata in un eccezionale teatro. Grazie Maestro.
Lisa Domenici