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CHOSTAKOVITCH, BEETHOVEN - direzione musicale Pierre Dumoussaud

Alexandre Tharaud. Foto Marco Borggreve, Virgin Classics Alexandre Tharaud. Foto Marco Borggreve, Virgin Classics

Pierre Dumoussaud et Alexandre Tharaud
Serge Prokofiev Sinfonietta

Dimitri Chostakovitch Concerto pour piano n°2
Ludwig van Beethoven Symphonie n°4

Direction musicale Pierre Dumoussaud

Piano Alexandre Tharaud

Orchestre de l’Opéra de Rouen Normandie
Rouen, Opéra de Rouen Normandie - Théâtre des Arts
6 et 8 février 2020

www.Sipario.it, 12 febbraio 2020

Che cosa accade quando la bellezza incontra il talento, e l’estro artistico si unisce a gentile generosità? Ne risulta un’opera encomiabile, e come tale va ricordata la recita di sabato 8 febbraio del concerto “Chostakovitch, Beethoven”. Un programma semplice e culturalmente ricco, quello proposto, con opere di tre celebri compositori: Prokofiev, Chostakovitch e Beethoven.
L’Orchestre de l’Opéra de Rouen Normandie, guidata con magistrale bravura da Pierre Dumoussaud, giovane e affermato Direttore d’orchestra – vincitore del 1er Concours International de Chefs d’Orchestre d’Opéra organizzato dall’Opéra Royal de Wallonie (2017) –, ha dato una splendida prova musicale in tutte e tre le composizioni, mostrandosi nell’ensemble precisa e maestosa, elegante e di carattere, ben modulata secondo le sfumature di ciascuno stile.
Protagonista dell’interpretazione del Concerto pour piano n°2 di Dimitri Chostakovitch è stato Alexandre Tharaud, pianista fine e versatile, capace di spaziare con abilità dal repertorio barocco a quello contemporaneo – esempio ne sono le incisioni Versailles (2019) e Concertos pour piano contemporains (2020), entrambe per la Erato Warner classics. Tharaud ha poeticamente interpretato il Concerto pour piano n°2 con la giusta mistione di vigore e dolcezza, di orgoglio e nostalgia, evocando un commovente sentimento di trasporto a rendere palpabile la dimensione onirica di quest’opera. Assai apprezzata dal pubblico in sala è stata anche la sua generosità artistica, tradottasi in un bis del celebre Andante e nell’omaggio di un piccolo estratto di un brano di Scarlatti.
Con un Théâtre des Arts vestito a festa nell’accogliere questi due artisti della scena musicale internazionale e nel realizzare un sì delizioso programma, l’Opéra de Rouen ha dato prova di finezza e lungimiranza, sottolineando l’imprescindibile necessità della tutela del bello e del classico.

Selene I.S. Brumana

Ultima modifica il Giovedì, 13 Febbraio 2020 12:32

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