di Roberta Skerl
regia: Silvio Giordani
scene: Mario Amodio
costumi: Lucia Mariani
con Pietro Longhi, Isabel Russinova, Danilo Galli, Berto Gavioli, Valentina Marziali, Gabriella Silvestri
Roma, Teatro Manzoni, dal 30 settembre al 26 ottobre 2008
operazione nostalgia
Non siamo più nel Maine, ma in Versilia e poi, praticamente, al teatro Manzoni, dove fino al 26 replica Come uno scandalo al sole, adattamento di Roberta Skerl dal best-seller di Sloan Wilson, reso celebre dalla pellicola di Delmer Daves (titolo originale: A summer place) in cui la fidanzatina d'America incantava e seduceva come ogni Lolita che si rispetti. "Ripulita" dalla passione inarrestabile che spiegava il titolo negli Anni Sessanta, la messa in scena di Silvio Giordani si svolge nella hall di un albergo in rovina dalle parti Forte dei Marmi. Giorgio (Pietro Longhi) e Silvia (Isabel Russinova), sono i proprietari. Lui è un alcolista, lei si guarda spesso indietro e si chiede come sarebbe stato se. Ottimo. Poi arriva l'estate, e arrivano anche Roberto (Berto Gavioli) e la Signora "Tumistufi" (Gabriella Silvestri). Due coppie in evidente crisi matrimoniale. Ci pensano i figli, Andrea (Danilo Celli) ed Elena (Valentina Marziali, la Giulietta di Proietti nell'allestimento del Globe di qualche stagione fa, la quale mantiene incredibilmente inalterata la sua immagine di donna-bambina) a far esplodere la bomba innamorandosi, anche perché Russinova & Gavioli si erano amati in gioventù, e gli viene voglia di rinverdire certi fasti. Longhi/Giorgio se la passeggia sornione con il suo whiskey in mano, e a forza di non prendere posizione si ritrova solo soletto. Nessuno sembra contento. In più, dobbiamo intendere che la storia si ripeterà anche per gli ingenui fanciulli che lasciamo intenti a costruire la loro nuova vita. Patti Pravo se la canta sullo sfondo. In Italia come in America un posto al sole fa comodo e nostalgia.
Paola Polidoro