di William Shakespeare
Versione italiana Anna Laura Messeri
Regia Marco Sciaccaluga
Consulenza per i costumi Guido Fiorato, Luci Fausto Perri, Fonico Claudio Torlai
Con Marco De Gaudio, Michele Maccaroni, Giovanni Annaloro, Mario Cangiano, Franesco Russo, Daniele Madeddu, Emanuele Vito, Daniela Duchi, Roxana Doran, Sarah Paone. Esercitazione.
Teatro Stabile di Genova,
Genova, Teatro Duse 11 – 17 maggio 2015
Genova, Teatro Duse, 15 – 27 novembre 2016
Torna alla ribalta La dodicesima notte dopo essere andata in scena con successo nel 2015 in forma di Esercitazione, con i neo diplomati della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova. Lo spettacolo mantiene il suo ritmo travolgente tra corse, salti e inseguimenti e pone l'accento sul corpo dell'attore e il suo posto nello spazio. La regia è innovativa e presenta uno studio del linguaggio corporeo oltre a quello della parola. In risalto gli spunti comici tra cui l'esibizione dei due gentiluomini ubriachi, con toni a volte molto sottolineati, cui fanno da contrasto l'intervento di Olivia in lutto per la morte del fratello,e del duca Orsino afflitto da pene amorose. Intrighi, scherzi, travestimenti procedono animatamente nel primo tempo, mentre nella seconda parte prende spazio il dialogo e lo spettacolo offre tutto il fascino delle immortali parole di Shakespeare. Ben coordinata con passaggi di intensità teatrale, la rappresentazione ripete il successo e la riuscita della precedente edizione.. Preparati e bene in parte gli attori, Roberto Serpi fa di Malvolio una figura di primo piano, Roxana Doran dona a Olivia accenti di tristezza, Daniela Duchi dà giusta verve a Viola e Cesario, Marco De Gaudio è un sognante Orsino, Marco Cangiano e Francesco Russo accentuano il lato comico dei propri ruoli. Da ricordare tra gli altri, una vivace Sarah Paone.
Etta Cascini
Affidato a dieci giovani neo diplomati della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova diretta da Anna Laura Messeri, lo spettacolo prende il via tra corse, salti e inseguimenti in una messa in scena che privilegia lo studio sul corpo dell'attore e il suo posto nello spazio. Regia innovativa che coglie i giovani attori in movimento e offre una sperimentazione del linguaggio corporeo oltre a quello della parola. Scenette comiche, tra cui l'esibizione dei due ubriachi (pur in qualche punto troppo insistita) si succedono a momenti di intensità spirituale con l'intervento di Olivia in lutto per la morte del fratello, o del duca Orsino afflitto dalle pene amorose. L'intreccio denso di intrighi, scherzi, travestimenti procede a ritmo sostenuto con cambiamenti continui nel primo tempo, mentre nella seconda parte prende il sopravvento il dialogo e lo spettacolo ci fa sentire tutto il fascino delle immortali parole di Shakespeare e del suo sempre attuale viaggio intorno all'uomo. Bravi gli attori, Roxana Doran dona a Olivia accenti di tristezza e poi di appassionato amore, Daniela Duchi dà giusta verve a Viola e Cesario, Marco De Gaudio è un sognante Orsino, Marco Cangiano e Francesco Russo accentuano il lato comico dei propri ruoli. Da ricordare tra gli altri, Daniele Madeddu e Sarah Paone.
Etta Cascini