Di Sofocle
Traduzione Fabrizio Sinisi
adattamento e regia Andrea De Rosa
con (in o.a.) Francesca Cutolo, Francesca Della Monica, Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée, Fabio Pasquini
Scene Daniele Spanò
Luci Pasquale Mari
Suono G.U.P. Alcaro
Costumi Graziella Pepe
realizzati presso il Laboratorio di Sartoria Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
assistenti alla regia Paolo Costantini, Andrea Luchetta
Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura, Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il patrocinio di Consolato Generale della Repubblica Ellenica in Torino
Teatro Astra 16 - 19 gennaio 2025
Improvvisi lampi di luce squarciano l’oscurità in scena: contrasti violenti, tra bagliori e ombre, accompagnano il lamento straziante che arriva dalla città di Tebe, dilaniata dalla peste. La gente non dorme da giorni, in preda all’angoscia: è smarrita, in balia degli eventi e delle volontà indecifrabili di un dio enigmatico, arbitro del destino dell’umanità: Apollo. Il popolo ripone grandissime aspettative nel re Edipo, l’uomo che già una volta salvò la città dalla Sfinge, portando la luce. Ma questa seconda impresa contro la peste si preannuncia più drammatica. Ecco le premesse all’Edipo Re diretto da Andrea De Rosa al Teatro Astra di Torino: uno spettacolo importante che trae la sua forza certo dalla tradizione della tragedia greca e dalla ben nota saga dei Labdacidi, ma getta una luce nuova e lancia uno spunto attuale alla riflessione – anche grazie al lavoro di traduzione di Fabrizio Sinisi – sul senso della verità, che restituisce la vista; sulla giustizia degli uomini, sull’ineluttabilità del destino. Andrea De Rosa, che firma adattamento e regia, tiene molto a Edipo Re (al punto da riprenderlo e riproporlo, dopo il successo della passata stagione): per lui, come raccontato nelle note di regia, si tratta di un percorso, iniziato con Le Baccanti; mentre lì a imperare era la voce di Dioniso, qui a decidere le sorti dei protagonisti è Apollo, severo depositario della verità. Marco Foschi, nei panni di Edipo, rende l’interpretazione toccante dell’uomo vinto, sopraffatto da un destino tragico, aggrappato fino all’ultimo al rifiuto ostinato della verità (che tuttavia lo bracca). Roberto Latini non interpreta solamente Tiresia – qui una delle novità rilevanti di questo allestimento –, ma tutti i messaggeri del dio Apollo: una precisa scelta di regia quella di affidare a uno stesso interprete tutti i ruoli attraverso cui il Dio fa sentire la sua voce e invia il giudizio di condanna fermo, inamovibile, senza appello. Apollo, dio del sole solitamente associato a immagini di gaiezza, diventa qui il dio nascosto, l’obliquo, quasi sadico nel guidare Edipo nell’inchiesta che lo condurrà poco a poco all’impronunciabile verità sulla sua stirpe maledetta. Molto brave anche Francesca Cutolo e Francesca Della Monica, alle cui voci è affidato il coro della città di Tebe: i commenti, i moniti, le espressioni di sbigottimento e di paura, preziose note a margine della tragedia. Il cast si completa con Fabio Pasquini nei panni di del sordido Creonte e con Frédérique Loliée, elegantissima Giocasta. Edipo Re viene presentato nella stagione 2023/24 al Teatro Astra, ma anche in questa nuova stagione, Fantasmi, trova una significativa collocazione: il fantasma qui potrebbe essere Apollo, il Dio che non vediamo ma è onnipresente e si manifesta attraverso i messaggeri; oppure, il fantasma della verità, che perseguita come un’ombra nera e maledice Edipo. Giovanni Luca Montanino