regia: Floriana Frassetto, Bernie Schurch
interpreti principali: Mummenschanz
direttori artistici Floriana Frassetto & Bernie Schürch
Produzione Mummenschanz
Milano, Teatro Carcano, dal 26 novembre al'1 dicembre 2013
Ha quarant'anni, ma non li dimostra: il leggendario ensemble svizzero Mummenschanz – I musicisti del silenzio sembra conoscere il segreto dell'eterna giovinezza e festeggia quest'anno il suo quarantennale con un tour che, iniziato a Zurigo, ha toccato gli Stati Uniti per proseguire in Europa ed approdare a Milano, al Teatro Carcano, dopo trent'anni dalla sua prima apparizione su questa piazza.
Come spiegare tanti decenni di successi con uno spettacolo che esce dai canoni del divertimento codificato? Su uno sfondo nero la scenografia è essenziale: pochi oggetti di uso quotidiano, come tubi, carta igienica, scatole, si trasformano in elementi magici, capaci di trasmettere emozioni a grandi e bambini, perché l'universo dei Mummenschanz non ha età e parla direttamente al cuore. Gli oggetti hanno un'anima, verrebbe da dire partecipando ai sentimenti dei personaggi, alla cui intensità è impossibile resistere. Una grossa bocca verde da cui spenzola una linguaccia color ciliegia agguanta un insetto costituito da un gomitolo di cordoncini di gomma, ma lo sputa disgustato perché non gli piace. Due creature, una maschile ed una femminile, contraddistinte dal colore dei rotoli di carta igienica rispettivamente azzurro e rosa, si ritrovano ad amoreggiare, ma lei lo respinge e lui versa inconsolabile lacrime di carta azzurra fino ad esaurimento del rotolo. Un lungo tubo di plastica snodabile lancia un gigantesco palloncino al pubblico e si spazientisce perché lo rivuole indietro. Il tutto nel più assoluto silenzio: non una parola, non una nota musicale accompagna lo svolgersi dell'azione. A parlare è il linguaggio universale dei corpi che si esprimono attraverso movimenti minimali, ma significativi, di mani nude, di gambe e braccia fasciate di nero: è grazie a loro che gli strumenti altrettanto semplici di cui si avvalgono per comunicare diventano poesia.
Applausi scroscianti per i quattro interpreti che a fine spettacolo si tolgono la maschera per mostrare i loro volti: Floriana Frassetto, "artigiana della fantasia", interprete e coautrice di tutto il repertorio, Raffaella Mattioli, Pietro Montandon, Philipp Egli.
Myriam Mantegazza