Prima rappresentazione in Italia
di Friedrich Dürrenmatt
traduzione: Miguel Sáenz
con Nuria Espert, José Luis Gómez, Jordi Bosch
scene e costumi: Jean-Pierre Vergier
luci e suono: Georges Lavaudant
regia : Georges Lavaudant
Torino, Festival dei Teatri d'Europa, Teatro Gobetti, dal 2 al 4 novembre 2007
Dürrenmatt all'inferno
Se vi siete persi Nuria Espert e José Luis Gómez in Play Strindberg di Friedrich Dürrenmatt, rammaricatevi. E' raro vedere due attori creare sul palcoscenico un inferno coniugale senza bruciarsi con la gigioneria. Ma il miracolo è avvenuto: recitazione liquida, aspra, istrionica, impassibile. Merito del regista Georges Lavaudant, che ha diretto la coppia per il teatro madrileno de la Abadia; ma anche merito di Dürrenmatt, che ha segnato i confini e scandito i tempi. Alla fine degli anni '60, nel tentativo poi fallito di mettere in scena Danza di morte di Strindberg, Dürrenmatt s'inoltrò in un'impresa temeraria: adattare il testo. Il che, riferito a lui, significava riscriverlo.
Nacque così Play Strindberg: analisi di un matrimonio al traguardo dei venticinque anni, ma infelice come nel primo giorno. Alice e Edgar non si nascondono la reciproca intolleranza, si feriscono con crudeltà spaventosa. Lei è un'attrice che per il matrimonio ha abbandonato la carriera; lui è un militare disprezzato da tutti e in attesa di una promozione che non arriva. La visita del cugino Kurt (il corretto Jordi Bosch) rende ancora più esplosiva la situazione e la porta al limite di rottura. Ma tutto, alla fine, rientra nella solita disperazione. Strutturato come un incontro di pugilato in undici round, Play Strindberg continua ad essere un testo magicamente sospeso tra infelicità e sarcasmo. Lavaudant lo maneggia non pensando a una modernità datata, ma ad uno stiletto che continua a ferire. La Espert e Gómez gli spianano la strada meravigliosamente.
Osvaldo Guerrieri