Avevo le idee confuse, ero disorientato e insicuro. La mia indecisione era dovuta al fatto che ho sempre avuto molte passioni e voglia di vivere la vita nel migliore dei modi, ma soprattutto avevo paura che sbagliando la scelta avrei perso l'opportunità di fare della mia vita una bella opera d'arte. L'unica mia certezza era di voler svolgere un lavoro gratificante, coinvolgente che mi avrebbe dovuto appassionare e stimolare. Allora ho iniziato a chiedermi:"qual è il mio sogno? Ho dei talenti?", ma non riuscivo a trovare una risposta. Ripensando i alle parole di mia madre, che mi diceva:" i sogni sono nascosti nelle cose che amiamo come dentro un libro, un quadro, una canzone...e noi non li vediamo perché siamo distratti", mi sono fermato,ho fatto un respiro profondo ed ho iniziato a riflettere. Dopo averci pensato a lungo, sono arrivato alla conclusione che il lavoro dell'odontotecnico non mi sarebbe dispiaciuto affatto. Sin da piccolo mi è sempre piaciuto mettere alla prova me stesso, scoprire i miei limiti e superarli ; ho sempre avuto una buona manualità e ho amato montare, smontare, inventare. Quando andavo da un odontotecnico rimanevo affascinato nel vederlo lavorare e il mio desiderio era quello di essere al suo posto. Questa mia passione è cresciuta con gli anni, così ho scoperto di voler fare l'odontotecnico.
Con grande emozione confidai a mia madre questa mia decisione ,lei vide i miei occhi brillare e appoggiò la mia scelta.
Oggi mi ritrovo al terzo anno dell'indirizzo professionale per odontotecnico dove ci sono insegnanti che hanno la consapevolezza che la scuola, oltre ad essere un luogo dove gli alunni imparano nozioni, è anche un posto dove devono avere contatti umani, relazioni che insegnano a vivere e ad interagire con gli altri.
Nel laboratorio odontotecnico metto in pratica la parte teorica che vado studiando. Con grande orgoglio indosso il camice verde e utilizzo gli strumenti che servono per la realizzazione delle protesi. Nel momento in cui mi adopero per farle, la concentrazione e la determinazione mi invadono, esisto solo io e la protesi da creare.
Il mio obiettivo è quello di imparare a comprendere sempre più metodi di lavorazione delle protesi e di riuscire un giorno a crearne delle nuove per migliorare il benessere della gente. Non dimenticando che la storia è un insieme di progetti realizzati da uomini diventati grandi perché hanno avuto la determinazione e il coraggio di credere e trasformare i loro sogni in progetti, forse anche io se non rinuncerò al mio sogno e lo coltiverò, potrò lasciare il segno. Naturalmente so che lo studio e l'impegno sono la chiave che aprirà la porta per realizzare il futuro. Ho la consapevolezza che potrò incontrare difficoltà ma come diceva Mandela:" un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.
La mia scelta di vita
redatto da Chirco Francesco
Classe III^BS IPC "Cosentino" Marsala Docente referente: Giovanna Lo Grasso
Oggi che sono giunto a metà del percorso scolastico intrapreso, ricordo bene le difficoltà che ho affrontato nel momento della scelta che non mi permettevano di decidere con serenità e convinzione.
La Redazione
Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.
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