Nata a Friburgo, Andrea Jonasson si è formata alla Scuola d'Arte Drammatica di Monaco, quindi alla scuola prestigiosa di Gustav Grundgens ad Amburgo dove inizia l'attività professionistica. Per due anni è in cartellone allo Schauspielhaus di Zurigo; subito dopo è chiamata direttamente da Friedrich Durrenmat, quindi prende avvio una parallela carriera televisiva. Tornata ad Amburgo, riceve il premio "Goldene Kamera" per la sua interpretazione del film "Il lutto si addice ad Elettra".
Nel '73 incontra Giorgio Strehler a Salisburgo, mentre è "Regina Margherita" nel "Gioco dei Potenti" di Shakespeare. Sposato Strehler nell' 81, divide la sua vita tra il Piccolo di Milano e il Burgtheater dim Vienna: da allora ha sempre recitato in entrambi i teatri, sia in lingua tedesca che in italiano, ruoli principali in Goldoni, Brecht, Shakespeare, Goethe, Marivaux, Wilde, Ibsen, Pirandello. Nel tour americano del '94, la sua interpretazione di Ilse nei pirandelliani "Giganti della Montagna" ha fatto sì che il "New York Times" avesse a paragonarla alla grande Duse e a Sarah Bernhardt.
Troppo presto
Giorgio Strehler – Dicembre 1997
Perché la scomparsa
di un uomo che non hai mai incontrato
ha il potere
di fartene sentire la mancanza?
Si manifesta assai di rado
questo grande turbamento
dell'anima.
Occorre che il bene che quell'uomo ha fatto
sia incommensurabile
al pari della nostra gratitudine
verso di lui.
Era un mondo migliore
Quando quell'uomo ne faceva parte.
E anche se ci riavremo
Dal dolore per la sua perdita
Nessuno di noi potrà dimenticare
La sua rabbia per averci
Compresi
La verità che andava dichiarando
Quando altri
Brancolavano nel buio
In cerca del loro posto al centro della scena.
Non dovrei, ma è inevitabile, rimpiangere
Di non averlo mai conosciuto
Perché, senza saperlo, lui conobbe noi tutti.
Il bene che quest'uomo ha fatto è incommensurabile
E la nostra gratitudine verso di lui,
Come le verità che andava affermando,
dev'essere una ricerca senza fine
del bene che anche noi possiamo fare...