Anna Proclemer è nata a Trento il 30 Maggio l923.
Il suo debutto teatrale risale al l942 con Minnie la candida di Massimo Bontempelli. In quello stesso anno, nella compagnia di A.G. Bragaglia interpreta, come protagonista, dieci testi diversi, fra cui La voce nella tempesta di E. Bronte, La Gibigianna di Bertolazzi, Catene di A.L. Martin, il Don Giovanni involontario di Vitaliano Brancati, ecc.
Nel l945, al Teatro delle Arti di Roma, interpreta, con la regia di Alessandro Blasetti, Il tempo e la famiglia Conway di Priestley e La foresta pietrificata di Sherwood.
Negli anni successivi alla guerra si impone definitivamente al pubblico e alla critica. Nel 1948 è Nina nel Gabbiano di Cechov messo in scena da Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano. Scrive di lei Silvio D'Amico a proposito della Mirra di Alfieri (regia di Orazio Costa), nel l949: "Fu un' ideale interprete, d'altissima nobiltà e di soffocato tormento; a tu per tu con i versi più aspri e difficili di tutta la nostra letteratura, ella ne svelò via via il sangue e l'anima, con una misura e con uno strazio e con una finale disperazione che trassero gli spettatori all'entusiasmo."
In Questo amore così disperato
Dal l952 al l955 è con Vittorio Gassman nel suo Teatro d'Arte Italiano (diretto a Vittorio Gassman e Luigi Squarzina). In quei tre anni, fondamentali per la sua formazione artistica e per l'arricchimento del suo bagaglio tecnico, è in Amleto (prima Ofelia e poi Gertrude), Tre quarti di luna di Squarzina, La fuggitiva di Ugo Betti, Sangue verde di Giovanninetti, Edipo Re di Sofocle, Kean di Dumas-Sartre.
Nel l955, dopo una fortunatissima tournée in Sud America con Renzo Ricci, Eva Magni, Giorgio Albertazzi, Tino Buazzelli, Glauco Mauri ecc., interpreta, con Ricci e Albertazzi, La ragazza di campagna di Clifford Odets e quindi Il seduttore di Diego Fabbri.
Ha inizio, nel l956, quella Compagnia Proclemer-Albertazzi che ha scritto, per quasi quindici anni, una pagina prestigiosa nella vita del teatro italiano. Ne fa fede il repertorio, che va da Schiller, da Ibsen a D'Annunzio, a Shaw, a Faulkner, a Sartre; ai nuovi autori italiani: Brancati, Brusati, Fabbri, Rocca, Rondi.
Le interpretazioni più importanti di Anna Proclemer quegli anni, cioè quelle più strettamente legate al suo temperamento e alla sua presenza scenica sono:
Anna Proclemer in Preferirei di no di Antonia Brancati
l958 - La figlia di Jorio di Gabriele D'Annunzio (regia L. Squarzina)
l959 - Requiem per una monaca di Faulkner e Camus (regia O. Costa), Spettri di Ibsen (regia M. Ferrero)
l96l - Santa Giovanna di G.B.Shaw (regia M. Ferrero)
l962 - Anna dei miracoli di Gibson (regia L. Squarzina)
l965 - Maria Stuarda di Schiller, con la grande Lilla Brignone che impersonava Elisabetta (regia L. Squarzina) e La governante di Vitaliano Brancati (regia Giuseppe Patroni Griffi)
l967 - Come tu mi vuoi di Pirandello (regia di Albertazzi) e Agamennone di Alfieri (regia di Davide Montemurri)
l970 - Questo amore cosi fragile cosi disperato, un Trittico composto da: Ritratto di madonna di T. Williams, Il piacere degli addii, di Jules Renard e La voce umana di Cocteau (regia D. Montemurri)
l972 - La Gioconda di G.D'Annunzio (regia Albertazzi)
l975 - La Signorina Margherita di Athayde (regia Albertazzi)
Nel l979 la Proclemer riprende, con La lupa di Verga il sodalizio col produttore Lucio Ardenzi che negli anni successivi darà numerosi ottimi frutti. Ricordiamo: La miliardaria di Shaw (regia di Albertazzi); Piccole volpi di Lillian Hellmann (regia G. Sbragia), Come prima meglio di prima di Pirandello, che vede la Proclemer debuttare come regista. Chi ha paura di Virginia Woolf di Albee, per la regia di Mario Missiroli, insieme a Gabriele Ferzetti, con il quale presenta la novità di Franco Brusati: Conversazione galante, sempre per la regia di Missiroli.
Nel l988 - Lungo verso la notte di O'Neill (regia Missiroli)
l989 - Giorni felici di Beckett (regia Calenda)
l990 - Caro bugiardo di J.Kilty (con Albertazzi-regia F. Crivelli)
l992 - Danza di morte di Strindberg (regia Calenda, e ancora con Ferzetti)
Inizia due stagioni di 'collaborazione col Teatro di Roma
l993 - La fastidiosa di F. Brusati (regia Missiroli)
l994 - Ecuba di Euripide (regia Castri)
l995 - Dio ne scampi dagli Orsenigo di Imbriani (rid.Enzo Siciliano - regia Ronconi)
l995 - Preferirei di no di Antonia Brancati (regia Maccarinelli)
l996-'97 – La luna degli attori di Ken Ludwig (con Albertazzi- regia di T. Pulci)
l998-' 99- La professione della Signora Warren di G.B. Shaw (regia P. Rossi Gastaldi)
2000 - 2002 - Bella figlia dell'amore (Quartetto) di Ronald Harwood - (regia P. Rossi Gastaldi)
2005 - Diario privato di Paul Léautaud – Teatro di Roma – con Albertazzi - (regia Luca Ronconi)
Anna Proclemer e Giorgio Albertazzi in Diario Privato regia Luca Ronconi
Anna Proclemer ha inoltre presentato moltissimi RECITALS di poesia in tutta Italia. Primo fra tutti: Anna dei poeti (da Jacopone da Todi ai poeti di oggi). Dante in piazza (con Albertazzi) nelle principali piazze italiane. Significar per Verba (con Vittorio Gassman al Teatro Argentina di Roma). Viaggio in luoghi d'amore a Genova. ATTRICI al Festival di Spoleto. Artisti Stravaganti Pazzi al Festival di Todi (estate 2002). Concerto per Roma con Albertazzi e Uto Ughi al T. Argentina - Ott.2002. Del 2003 è il melologo Anna dei pianoforti su testi di Savinio, replicato a Bologna e al Maggio Musicale Fiorentino nel 2005, e il 2l aprile 2007 al teatro Sociale di Bellinzona.
Della sua lunga carriera teatrale, di cui abbiamo citato solo alcuni tratti principali, molto è arrivato anche in televisione: da L'idiota da Dostojevskij con Albertazzi, ad Anna dei miracoli, da Maria Stuarda, a La Governante, allo sceneggiato in sei puntate George Sand.
L'attività cinematografica è sempre rimasta marginale nella sua vita d'attrice, nonostante le significative presenze in Malia e in Viaggio in Italia di Rossellini.
Anna Proclemer ha vinto numerosissimi premi. Fra i più importanti: Il Nettuno d'oro (due volte). Premio San Genesio - Premio Duse - Premio Renato Simoni - Premio Una vita per il Teatro - Maschera d' argento – premio Flaiano (due volte) – Premio SIPARIO (due volte. Il primo a New York nel Novembre l996, il secondo a Milano, Settembre l997).