Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha nominato al Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo l'on. Dario Franceschini del Partito Democratico.
Il neo Ministro ha esordito dichiarando alla stampa che il suo Ministero "...diventerà il Ministero economicamente più importante di tutti i Ministeri".
In questa frase c'è già un forte concetto di una volontà che racchiude in sé tutto un programma di lavoro molto ambizioso e che renderà giustizia al Ministero della Cultura e del Turismo che per tanto tempo è stato relegato ad una funzione di poca importanza, mentre nella realtà, se il neo Ministro lavorerà bene, scoprirà che da quella sede smuoverà molti interessi di grande risonanza, poiché la cultura, il patrimonio artistico, il teatro, il cinema, la musica, la danza, la lirica, le arti circensi, lo spettacolo tutto, sono vettori che portano non solo immagine all'Italia, ma anche occupazione, crescita della collettività, valorizzazione del patrimonio artistico con relativo movimento economico e turistico.
In quella frase c'è la consapevolezza che la Cultura non sarà la cenerentola di turno, come i ministri precedenti hanno vissuto e fatto vivere, bensì un Bene indispensabile per il benessere del nostro tessuto sociale.
Adesso, il nuovo Ministro deve studiare un programma di iniziative, di riforme all'interno delle normative che disciplinano le attività culturali; occorre potenziare il FUS, Fondo Unico dello Spettacolo, evidenziare la nostra ricchezza artistica, sostenere la promozione in campo internazionale, incrementare le produzioni sia pubbliche sia private e investire nel pubblico, nei giovani, con agevolazioni economiche. Arrivare finalmente, dopo tanti anni e dopo tanti tentativi abortiti, ad una Legge per lo Spettacolo.
Mario Mattia Giorgetti