Ezio Frigerio nasce a Erba (Como) nel 1930 ed è oggi uno dei più noti scenografi europei. La sua vita professionale, che compie quest’anno il cinquantesimo anniversario, comincia difatti a Milano nel 1955 quando incontra Giorgio Strehler. Egli lo vuole subito come costumista e come tale firma lo spettacolo La casa di Bernarda Alba al Piccolo Teatro. Inizia un lungo sodalizio a volte intenso, a volte discontinuo, dal quale avranno vita alcuni fra i più importanti spettacoli del Piccolo, Re Lear, Santa Giovanna dei macelli, Come tu mi vuoi, Minna von Barnhelm per non citare Arlecchino servitore di due padroni di cui Frigerio firma tutte le scenografie a partire dal 1956. Alla Scala poi Simon Boccanegra, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Lohengrin, insomma tutti gli spettacoli lirici di Strehler a partire dal 1973. Ritroviamo Frigerio ancora con Strehler a Vienna con la Trilogia della villeggiatura, a Parigi ancora con la Trilogia, L’illusion, L’opera da tre soldi, e Le nozze di Figaro (all’Opéra). Ancora con Strehler fino all’ultimo giorno lavorando appassionatamente con lui a Così fan tutte di Mozart.
Parallelamente, nella sua lunga carriera, Frigerio progetta circa 350 spettacoli nei più grandi teatri del mondo, all’Opéra di Parigl, al Covent Garden di Londra, al Bolshoi di Mosca, al Giuza di Tokio, al Liceu di Barcellona, al Teatro Real di Madrid, al Colon di Buenos Aires, al Metropolitan di New York tra gli altri, oltre, naturalmente, alla Scala di Milano dove è presente quasi annualmente e firma negli ultimi trentanni dieci spettacoli inaugurali. La Scala gli dedica anche un volume della sua collezione.
Stringe amicizia negli anni ottanta con Rudolf Nureyev e lo troviamo con lui alla Scala, al London Festival Ballet, in numerose tournée, ma soprattutto all’Opèra di Parigi dove Nureyev, direttore del balletto, collabora con Frigerio a ben sei spettacoli, Lago dei cigni, Romeo e Giulietta, La bella addormentata, La bayadère etc. Nel campo teatrale, Frigerio lavora con De Sica, Herzog, Konchalovskij, Cavani, Joèl, Lluis Pasqual, Deflo, Faggioni, Nuria Espert, Mario Gas, Graham Vick, Eduardo De Filippo, Roger Planchon e altri. Esordisce nel 1962 nel cinema con Vittorio De Sica ne I sequestrati di Alton; Ieri, oggi e domani, Il Boom, ma poi si allontana dal grande schermo, se si eccettua qualche produzione televisiva e cinematografica con Liliana Cavani e Mauro Bolognini; torna al cinema nel 1974 con Bernardo Bertolucci per Novecento, con Jean-Paul Rappenau nel 1990 per Cyrano de Bergerac e L‘ussaro sul tetto (1995), con Roger Planchon per Louis enfant du roi. Ezio Frigerio ha vinto la maggior parte dei premi europei di teatro e cinema. In Francia ha ricevuto la Legion d’honneur. Ha ottenuto anche una nomination all’Oscar (per Cyrano).