Giselle
Coreografia e produzione Sir Peter Wright (dalla coreografia di Jean Coralli and Marius Petipa)
Musica Adolphe Adam (arrangiamento Joseph Horovitz)
Scene e costumi Desmond Heeley
Luci Gil Wechsler
Le Corsaire
Coreografia Marius Petipa
Musica Riccardo Drigo
Luci Jeff Logue
Études
Coreografia Harald Lander
Messo in scena da Thomas Lund
Musica Knudäge Riisager (dalla musica di Carl Czerny)
Scene Georg Schlogl
Luci Harald Lander
Consulente artistico Lise Lander
Con The National Ballet of Canada
National Ballet of Canada Orchestra
Disponibile su YouTube
In questo medley, potremmo così definirlo, di tre balletti cardine del repertorio della danza classica, anche se molto diversi tra loro, il Balletto Nazionale del Canada ci riporta a quel momento magico in cui si aveva ancora il piacere di andare a teatro e di poter assistere all’intreccio tra coreografie danzate con grande forza ed interpretazione e a cui speriamo di poter ritornare presto. Però questa performance non ci fa sentire la distanza dalla poltrona teatrale, perché ci regala bellissime emozioni. Di Giselle viene rappresentato il momento del primo atto, in cui Giselle contadina si innamora del principe, di cui ignora le nobili origini perché travestito da popolano e i due danzano insieme, tra passi a due e variazioni. Di Le Corsaire, è invece qui presentato il bellissimo passo a due tra Conrad e Medora, la cui musica, tra l’altro molto famosa, come la coreografia, è di grande livello artistico, oltre che di un’armonia particolare che crea una vera e propria atmosfera magica. Nonostante non ci sia una scenografia, infatti, questo pezzo fondamentale della danza, parla da sé e non ha bisogno d’altro se non delle sue linee coreografiche e dell’interpretazione con cui si racconta la storia di un amore nascente, a prima vista. La ballerina non ha il tutù a piatto, come spesso accade, ma un abito costituito da un body con gonnellino lungo, più semplice. Études, invece, spesso rappresentato come un semplice studio della danza, appunto e quindi come una lezione che prevede magari sia la sbarra sia il centro, questa volta è in una versione più coreografica, con tanto di tutù. Vede il susseguirsi di pezzi col corpo di ballo prima al femminile, poi al maschile e infine d’insieme. Bella la scelta di mettere a confronto brani di balletti famosi, ma diversi per genere, storia raccontata e tipo di protagonisti.
Francesca Myriam Chiatto