una creazione Kataklò Athletic Dance Theatre
ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli
assistente alle coreografie Paolo Benedetti
interpreti Kataklò Athletic Dance Theatre
responsabile di produzione Daniela Bogo
produttori esecutivi Claudio Corticelli e Antonio MiIiani
tour manager e addetto stampa Desirée Colarusso
management Emanuela Frassinella
promozione e distribuzione Progetti Dadaumpa s.r.l.
Milano, Teatro Carcano dal 20 gennaio al 1° febbraio 2015
Assistendo a una performance di danza acrobatica in cui l'eleganza si coniuga con l'abilità, la tecnica, l'atletismo, la mimica, la sensualità composta, l'umorismo... uniti a costumi suoni e luci, si esce da teatro con la sensazione, purtroppo di breve durata, di essere più lievi e di potere imitare alcune delle acrobazie che, anche le più semplici, sono in verità frutto di grande professionalità, seria preparazione e intensi allenamenti.
È il caso di Puzzle, fantasmagorico show dei Kataklò, che dal suo debutto nel 2012 ha riscosso successi travolgenti in ogni parte del mondo e ora è tornato a Milano con la sua caleidoscopica ricchezza di sfaccettature, pezzi diversi che formano uno splendido e prezioso diamante coreutico le cui coreografie sono tratte dai più famosi e spettacolari show del gruppo, frutto della geniale inventiva di Giulia Staccioli, personalità tra le più vivaci nel panorama performativo nazionale, che dal 1995 dirige il gruppo.
La direttrice artistica dopo studi di danza classica si dedica alla ginnastica divenendo finalista olimpionica (Los Angeles '84 e Seoul '88) e al termine dell'attività agonistica studia a New York presso gli Alvin Ailey Studios ed entra a fare parte dei Momix approfondendo le sue competenze sotto la guida dallo straordinario Moses Pendleton da cui trae ispirazione quando fonda la Compagnia dei Kataklò (dal greco "ballo piegandomi e contorcendomi") dall'originale e ricercato tratto coreografico fondato sull'analisi del gesto e del linguaggio corporeo accompagnato da teatralità e con l'apporto dell'inventiva degli stessi danzatori che vengono stimolati a essere creativi divenendo essi stessi autori, anzi "danzautori", tasselli del puzzle, gioco di forza, dinamicità ed equilibrio che diventano serenità, simpatia, allegria e poesia
Dopo l'incipit colorato in cui da 7 eleganti sacche dagli splendidi colori fuoriescono gli artisti/atleti che giocano con i loro paludamenti ci si può stupire a ogni pezzo come Quando volava l'airone in cui due 'spericolati' ciclisti riportano agli anni '50 accompagnati da ritmi dell'epoca o ancora le due artiste che compiono evoluzioni su sci ancorati a terra o Poesia sospesa rappresentata in occasione della XVIII Giornata Mondiale della Gioventù in Piazza San Pietro alla presenza di Papa Giovanni Paolo II: uno spettacolo da vedere e godere più che da raccontare.
Wanda Castelnuovo