uno spettacolo di Susanna Beltrami
Compagnia Susanna Beltrami
Chitarra/voce Daire O' Dunlaing, Francesco Sacco
Direzione musicale Francesco Sacco
Opera filmica Sergio Racanati e Federica Sosta
Live djing Karoly Paul Moldovan
Consulenza drammaturgica Lorenzo Conti
Wardrobe Tom Rebl
Luci Matteo Bittante
Con Fabrizio Calanna, Alice Beatrice Carrino, Samira Cogliandro, Cristian Cucco,
Jessica D'Angelo, Loretta D'Antuono, Mario Giallanza, Daire O' Dunlaing,
Lara Viscuso e Giuseppe Morello, Stefano Ruffato
una produzione ContART/DANCEHAUSpiù
in collaborazione con ArtedanzaE20
spettacolo sostenuto nell'ambito del progetto Next 2014 – Regione Lombardia
Milano, spazio Dancehaus 29 aprile 2016
Un lavoro coinvolgente e sensibile "Rolling Idols" della coreografa Susanna Beltrami, in scena nuovamente a Milano nello spazio Dancehaus il 29 aprile, in occasione della Giornata Internazionale della Danza. Una cantata per corpi elettrici, percorsa dalla tensione di una scrittura nervosa, graffiante, profonda, che colloca i danzatori-musicisti della Compagnia in un live set visivo e sonoro dove il racconto è suggestione di corpi inquieti. Si delinea così, dal blues degli epigoni al canto cupo e velato di Marianne Faithfull fino alla voce sussurrata e poi gridata di Mick Jagger, un paesaggio psichedelico, popolato da una miriade di personaggi provocatori, sensuali e multiformi, ritratti nella celebrazione dei loro riti. Il rock? E' una dimensione del sentire, il sogno dell'immortalità che dura un attimo: moltitudine di sensazioni che si spezzano e si rinnovano, dolci, diaboliche, contrastanti, opprimenti. Un senso di spaesamento percorre lo spettacolo, frammenti di un vissuto che non riusciamo a esprimere se non condividendo ciò che avviene in scena. I gesti, la voce, la musica, le luci, le ambientazioni appartengono a un rito collettivo che si consuma attraverso l'annullamento della distanza con il pubblico. Beltrami indaga l'anima del rock più interiore che leggendaria, dona ai suoi personaggi la fragilità che li rende umani. E mentre le donne non hanno identità in questo gioco di bagliori, gli idoli appaiono, alla fine, sempre più sfocati.
Simona Griggio